Ironico, simpatico, intelligente. Brillante e geniale. È Zonzo, il libro di Alessia Terrusi pubblicato da Cenacolo di Ares Edizioni. È la raccolta di storie vere, vissute, quotidiane. Di spezzoni di vita senza importanza, di profondità di racconti ed episodi che in pochi sarebbero stati così bravi da far rivivere sulla carta. È la vita di un pendolare affannato, di uno studente stressato, di un turista spaesato. Ma anche di un lampione e di un cartello stradale. Perché Zonzo è la vita di tutti i giorni ed è la vita di chiunque riesca a immedesimarsi nei pensieri, nelle polemiche, nelle riflessioni di cui il libro vive. È un viaggio attraverso le piccole cose, l’uva del Sud e le giornate di pioggia, una mail inviata e la burocrazia che dissemina ostacoli.

È una narrazione veloce e scorrevole di un giorno qualunque, visto attraverso gli occhi di una mente e di un cuore brillanti. Trasformare tutto in una storia: è questa la capacità di Alessia. Prendere la vita quotidiana, i momenti apparentemente banali, le vicissitudini con cui ci scontriamo e che viviamo senza accorgercene, e trasformare tutto in pezzi sarcastici e dissacranti, in poesie che racchiudono un personale senso della vita. In aneddoti da raccontare. Come il momento in cui trascrivi la ricetta di una ciambella, poggi gli ingredienti sul tavolo e inizi a darti da fare. O come quando una mattina qualunque ti svegli con quel vago ma sottile sospetto che quella sarà una vera e propria Giornata Noncivogliocredere.

La neve, la luce dei lampioni, i treni affollati. Il disagio di chi a 25 anni certe cose non riesce proprio a concepirle. L’amore comune, le battute esilaranti. La scelta di adirarsi e protestare attraverso le parole. O di ridere e far ridere. Di riflettere, con inquietudine e onestà, su sensazioni e sentimenti. Sui limiti di ciascuno, sulle paure e sulle priorità; su dialoghi colti per caso. C’è tutto questo nel libro di Alessia. Dietro la battuta sarcastica, l’umorismo esagerato, le frasi irriverenti, la leggerezza di un pensiero, emergono silenziosamente la bellezza e la semplicità di chi conosce davvero il significato delle piccole cose. Senza retorica. Dietro poche pagine buttate lì con spontaneità, si fa sentire forte il bisogno di crescere e comunicare; la necessità di raccontare e far capire. E se Zonzo raccoglie in sé centinaia di emozioni altalenanti, è certo che questo non può essere altro che un primissimo ed entusiasmante punto di partenza.

Alessandra Vescio

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