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Un’inchiesta nei luoghi “infestati” di Pisa. Il libro di Andrea Valtriani

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valtrianiI fantasmi sono solo una leggenda? Oppure è il non riuscire a spiegare razionalmente questi fenomeni paranormali che ci induce a etichettatarli come frutto della fantasia e della suggestione?
Come racconta Andrea Valtriani, giornalista de La Nazione e autore del libro “Fantasmi a Pisa. Un’inchiesta nei luoghi della leggenda” (edizioni Il Campano, 2014), “testimonianze di presenze misteriose e inspiegabili tappezzano le pagine della storia”. Per questo motivo scrive nel suo libro “mi sembra quanto mai arrogante il fatto di non dover cercare di spiegare qualcosa che fa parte della nostra cultura da tempi immemori”.
Abbiamo incontrato Andrea Valtriani, che domenica 21 dicembre sarà alla libreria La Ghibellina per firmare copie (dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 19), per parlare del suo lavoro che indaga e racconta le storie delle presenze sovrannaturali a Pisa e dintorni.

Nell’introduzione del tuo libro racconti di un evento di cui sei stato protagonista, che ha segnato la “scoperta” al mondo del soprannaturale: avevi 18 anni e ti trovavi in caserma al tuo primo servizio di piantone notturno, hai sentito urla di donna provenienti in un’ala chiusa dove anni addietro si era verificato un incendio in cui aveva perso la vita una bambina.
Da quell’episodio hai deciso di dedicarti a indagare questo tipo di fenomeni?

Da quel momento sono stato sempre incuriosito dal mondo del paranormale e dell’occulto, tanto da divenire presto un accanito lettore di ogni sorta di testo attinente. A un certo punto ho anche creato una raccolta di ritagli di quotidiani per fare una sorta di mappa delle apparizioni. Poi pian piano ho cominciato a studiare i casi pisani… ed eccoci qua.

La maggior parte delle volte le persone considerano le storie che riguardano le manifestazione sovrannaturali frutto di leggende o di suggestione. Perché per te invece sono un fenomeno da indagare?

All’inizio ho cercato di approfondire le leggende, ma a un certo punto del “viaggio” che ho intrapreso mi sono reso conto che non tutto era frutto della fantasia. Come ben sappiamo le leggende nascono da fatti reali ed è normale che siano “gonfiate” nel tempo con dettagli e particolari inventati per puro divertimento. Ma le basi su cui si fondano sono reali e credo che anche i fantasmi lo siano, solo che non sappiamo ancora spiegarli. Quindi capisco che sia più comodo dire che sono frutto della fantasia.

Quali sono gli strumenti di cui ti avvali, come scegli quali storie possono avere una reale rilevanza e quali altre sono da scartare perché prive di sussistenza?

Ho fatto alcune ricerche di tipo tecnico e ho notato che certi strumenti funzionano meglio di altri, quindi ho scelto in base alla predisposizione dei congegni per questo compito specifico.
Le storie da seguire non le ho scelte, semmai ho provato a indagare nei posti in cui mi è stato permesso l’accesso, o perlomeno in quelli per i quali si poteva raccontare anche la storia del posto oltre alla leggenda.

Il castello di Lari, la villa di Coriliano a Rigoli, il paese di Toiano nel comune di Palaia sono alcuni dei luoghi che fanno da scenario alle storie del tuo libro. Fra quelle raccontate qual’è quella che ti ha colpito maggiormente, che ti ha fatto pensare ti essere difronte a un reale caso di manifestazione sovrannaturale?

Sicuramente tra tutte mi sono potuto soffermare maggiormente su Villa di Corliano e sul Castello di Lari, soprattutto perché qui sono riuscito a immortalare alcuni eventi fuori dal comune che ho descritto nel libro.

Ci sono altre storie che hai raccolto a Pisa e dintorni, che non hanno trovato posto in questo libro e che vorresti raccontare?

Certamente ci sono molti altri posti (almeno una decina) di cui avrei voluto scrivere, ma che per ragioni tecniche non ho potuto menzionare. Se tutto procede nel migliore dei modi sono certo di poterlo fare in un eventuale seguito del libro, magari accompagnato da un Dvd che raccoglie i momenti più avvincenti delle ricerche svolte.

f.p.

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Pubblicato il: 21 dicembre 2014

Argomenti: Cultura, Pisa

Visto da: 1807 persone

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