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Stazione radio Marconi, per il recupero si spera nei fondi della Regione

coltano

Anche il destino della stazione radiotelegrafica Marconi di Coltano è appeso ai 15 milioni di euro che la Regione Toscana ha promesso di destinare al Comune di Pisa per una serie di interventi di rilancio turistico, culturale ed economico della città.

Nel corso del sopralluogo della commissione consiliare Lavori Pubblici l’assessore Andrea Serfogli ha illustrato il progetto preliminare di recupero realizzato nel 2011 e presentato alla Fondazione Pisa. Dopo il no della fondazione, l’amministrazione punta ad inserire il progetto tra quelli che potrebbero beneficiare di un finanziamento regionale, nel caso in cui il protocollo d’intesa firmato nel novembre scorso dovesse tradursi in un effettivo trasferimento di fondi. Per saperlo si dovrà aspettare l’approvazione definitiva della legge finanziaria regionale, previsto per la settimana prossima.

La stazione è passata al demanio dopo la seconda guerra mondiale. Da allora nessun intervento di manutenzione è stato effettuato, la stazione è abbandonata e lo stato di conservazione ne risente pesantemente

Costruita nel 1910, fino al 1920 la stazione Marconi è stato l’impianto di trasmissione radio più importante d’Europa. Finanziata dalla casa reale e realizzata nell’area di Coltano per sfruttare i vantaggi che la natura paludosa della zona permetteva alle attività, è passata al demanio dopo la seconda guerra mondiale. Da allora nessun intervento di manutenzione è stato effettuato, la stazione è abbandonata e lo stato di conservazione ne risente pesantemente. Negli ultimi 20 anni ad occuparsi della manutenzione della parte esterna dell’edificio è stata la sezione pisana dell’Associazione radioamatori italiana, che fino al 2011 una volta l’anno realizzava una trasmissione simbolica da Coltano.

Dopo l’approvazione della legge sul federalismo demaniale, che permette agli enti locali l’acquisizione a titolo non oneroso di beni di proprietà dello Stato, l’amministrazione pisana ha intenzione di avviare la procedura per il trasferimento. Per farlo, Palazzo Gambacorti deve presentare un progetto che non si limiti all’intervento edilizio ma che rappresenti anche un modello di gestione sostenibile della struttura. “Il modello che abbiamo in mente – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Serfogli – è lo stesso che abbiamo previsto per la Cittadella Galileiana, un partenariato tra pubblico e privato che permetta al Comune di non dover occuparsi in futuro delle spese di gestione, con attività di ricerca e imprenditoriali”.

Se la Regione Toscana confermerà il finanziamento, il Comune di Pisa potrebbe dunque dar seguito al progetto redatto dall’architetto Marco Guerrazzi, che prevede una spesa di poco superiore ai 2,1 milioni di euro. “Costi che potrebbero lievitare con il passaggio alla fase esecutiva – ammette Serfogli – e che quasi certamente la Regione non finanzierà in toto. Se arrivasse un milione però l’amministrazione comunale potrebbe provvedere al resto”.

Nel corso degli ultimi anni diverse realtà hanno denunciato lo stato di abbandono della stazione radio di Coltano, che nel 2010 è stata tra i luoghi più votati nell’annuale campagna I Luoghi del Cuore promossa dal Fondo Ambiente Italiano. Anche la Fondazione Telecom – il cui comitato scientifico era presieduto dall’ex direttore della Scuola Normale Salvatore Settis – è stata chiamata, senza esito, a finanziare il recupero. Adesso si attende il responso della Regione per sapere se tra i 15 milioni di euro derivanti dalla vendita delle quote di Sat, la società che gestisce l’aeroporto di Pisa, ci sarà qualcosa anche per la stazione Marconi.

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Pubblicato il: 18 dicembre 2014

Argomenti: Pisa, Politica, Urbanistica

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