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Rinviata l’assemblea regionale del PD. Toscana Possibile: “Roba da Blu Notte”

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È stata rinviata a gennaio 2015 l’assemblea regionale del Pd toscano che era in programma sabato 13 dicembre. L’assemblea avrebbe dovuto discutere sia della ricandidatura del presidente uscente Enrico Rossi che della richiesta di primarie avanzata da molti esponenti del partito.

Nessuna nota ufficiale da parte del partito, non una spiegazione pubblica ma a latere il PD toscano fa sapere che il rinvio è stato dettato dalla spaccatura avvenuta a Roma lo scorso mercoledì, dopo il voto che ha visto il governo “andare sotto” sulla questione dei senatori a vita anche con i voti della minoranza del partito.

Da qui la convocazione di un’assemblea nazionale del Pd a Roma per domenica: dopo questa data verrà convocata anche quella regionale, ma fra tempi tecnici e festività si arriverà a metà gennaio. Si complica ulteriormente il quadro, con un PD che semina inimicizie e fatica a raccogliere consensi, anche all’interno del suo partito, tentando di reggere la situazione sia a livello nazionale che regionale.

Immediata la reazione dei civatiani, che in un documento durissimo attaccano la maggioranza del loro partito, in uno scontro che sembra ormai avviarsi ad una fase decisiva.

“A meno di 48 ore dal suo svolgimento, l’unica Assemblea convocata dal congresso PD di febbraio in poi è stata annullata a sorpresa – dichiarano i coordinatori di Toscana Possibile – roba da Carlo Lucarelli, roba da Blu Notte. Ma qui più che blu la notte pare essere buia e fonda”.

“Ovviamente come si dice in questi casi – continuano i coordinatori – si ride per non piangere, perché è una decisione che davvero lascia allibiti e non ha giustificazioni plausibili. Da mesi chiediamo la convocazione di un’Assemblea tematica per discutere del futuro della nostra Regione e fare un resoconto di mandato di questa amministrazione. La Presidente regionale Francesca Bianchi nei mesi scorsi si è resa disponibile a convocarla e nonostante ciò l’Assemblea non è stata concessa. Poi viene convocata all’ultimo tuffo, già ampiamente fuori tempo massimo come previsto da statuto per avere un confronto vero, e utile solo per fissare tempi e modi delle primarie e con un colpo a sorpresa si decide inspiegabilmente di rinviarla a dopo le feste senza alcuna motivazione concreta.”

“Tante sono le domande senza risposta che ci stiamo ponendo noi e gli iscritti al PD Toscana”, aggiungono. “Da chi è arrivato l’ordine del rinvio? Tra i membri degli organismi dirigenziali si parla di un diktat arrivato dai “piani alti”. Ma il partito regionale è cosi dipendente da logiche esterne, così debole e disorganizzato, da accettare l’imposizione di un rinvio di questo genere? Perché una decisione così drastica e repentina? Siamo sicuri non c’entri qualcosa il documento che è stato fatto circolare in queste ore a sostegno di Enrico Rossi chiedendo firme tra i membri dell’Assemblea, documento diffuso usando tra l’altro in modo del tutto improprio i mezzi “istituzionali” del partito, e sfruttando, da parte di molti segretari provinciali e comunali, la propria carica in maniera scorretta, venendo meno a qualsiasi ruolo di garanzia?”

Su questo documento i civatiani ci vanno giù pesante e raccontano che fino a ieri sera (giovedì 11, ndr), era possibile firmare un appello a sostegno di Rossi che è stato fatto girare tra gli iscritti, tramite i segretari provinciali e comunali, “e quindi usando mezzi non messi a disposizione di tutti gli iscritti o attivisti politici”.

“Ma davvero con una mano si faceva finta di voler fare le primarie e con l’altra si raccoglievano firme per riproporre la candidatura di Rossi? Incredibile, e anche un po’ inquietante per chi non ha il pelo sullo stomaco della politica fatta con ogni mezzo. Come si interpreta l’assoluto silenzio di questi giorni di Enrico Rossi dopo l’annuncio di Luciano Modica di volersi presentare alle primarie? Il Presidente prima aveva spavaldamente affermato di essere pronto a fare le primarie, ora sono giorni che non si palesa, che non dà segno di sé”.

“Tutta questa vicenda è caratterizzata da una tale opacità, da una tale mancanza di chiarezza sui veri intenti di ognuno, che stiamo facendo un pessimo servizio sia al PD che ai cittadini della Toscana. Noi – concludono i coordinatori – rimaniamo fermi nel volere, in maniera trasparente e pulita, solo un vero confronto pubblico sul futuro della nostra Regione attraverso elezioni primarie. Niente di meno, niente di più, con assoluta sincerità. E onestamente, ci pare servano spiegazioni più che convincenti per quanto avvenuto”.

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Pubblicato il: 12 dicembre 2014

Argomenti: Pisa, Politica

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