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Naldi rassicura il Consiglio comunale: “Per il Galilei 15 milioni di finanziamento pubblico”

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A una settimana dal primo passo verso la fusione delle due società di gestione degli aeroporti di Pisa e Firenze, Roberto Naldi interviene in Consiglio comunale. Il numero uno di Corporacion America Italia arriva con un intento preciso: rassicurare l’assemblea rispetto alla tanto discussa operazione. Rassicurazioni che si possono sintetizzare così: Pisa sarà un elemento importante del nuovo asse, la società unica annullerà di fatto la concorrenza fra i due scali e renderà possibile una maggiore capacità di interlocuzione e contrattazione con le compagnie aeree. Naldi parla anche di specializzazione dei due aeroporti, di occupazione, di potenziamento del collegamento ferroviario con la costa e Livorno, di prospettive di crescita, di People Mover e degli investimenti.

Investimenti in cui si prevede un finanziamento pubblico, senza il quale, spiega Naldi “sarà necessario un piano B”. Come è noto il masterplan di AdF prevede investimenti per 300mila euro da qui al 2029, metà dei quali pubblici: 70 milioni di euro sono già stati stanziati con lo Sblocca Italia e “qualcos’altro – afferma Naldi – dovrebbe arrivare anche dalla Legge di Stabilità”. 60 milioni di euro gli investimenti per Pisa, con Corporacion America che mira a ottenere 15 milioni di euro di finanziamenti pubblici, 10 dei quali in tempi brevi.

Per il Galilei si va verso un’accelerazione dei tempi per il potenziamento del terminal: la prima fase di adeguamento, corrispondente a un flusso di 6 milioni di passeggeri l’anno per un investimento di circa 8 milioni di euro, dovrebbe aprirsi secondo i piani di Corporacion America nell’estate del 2015 per concludersi nel 2017.

La prospettiva di sviluppo e di specializzazione è quella nota: Firenze city airport con traffico legato al mondo del business e destinazione europee a medio raggio. Per Pisa voli low cost, internazionali e intercontinentali, con la consapevolezza, spiega Naldi “che la portata di questa tipologia sarà limitata e non potrà mai essere quella dei grandi hub come Roma e Milano”. Il Galilei inoltre si conferma scalo dedicato al cargo aereo. Confermate anche le stime di espansione del traffico passeggeri, che per lo scalo toscano è prevista a 11,5 milioni di unità l’anno nel periodo 2028/2029: 4,5 milioni a Firenze, 7 a Pisa.

All’aumento dei passeggeri Naldi lega anche le rassicurazioni sul fronte dell’occupazione: “Con la loro crescita aumenterà anche la necessità di maggiore personale, visto che bisognerà aumentare i servizi accessori”. Accanto a quelle sugli investimenti, il sindaco Marco Filippeschi ha chiesto garanzie sul mantenimento a Pisa delle funzioni più rilevanti del management, ribadendo la necessità di potenziare il collegamento ferroviario fra Pisa e Firenze e di realizzare il polo congressuale nell’ambito della cittadella aeroportuale. Richieste già avanzati all’ingegner Roberto Naldi con una lettera firmata anche dalla Camera di Commercio e della Fondazione Pisa.
La vertenza dei lavoratori della GB
“Solleciterò di nuovo i vertici di SAT affinché assumano fino in fondo le proprie responsabilità, ma non certo quelle che non le competono. SAT non può entrare nel merito di una ristrutturazione di un’azienda terza”. Così Robeto Naldi risponde a un familiare di uno dei lavoratori della Gb che ha chiesto il suo intervento in corso.
Mentre Marco Filippeschi, come presidente della Provincia, ha sollecitato Europcar a dare la disponibilità ad un incontro; mentre si attende un colloquio in Prefettura sulla vertenza, Naldi sembra giocare sulla difensiva non rispondendo alla chiamata in causa di SAT da parte dei lavoratori. “Quello che so sulla vicenda – dichiara – l’ho appreso dai giornali e da ciò che mi è stato raccontato”. SAT non può fare molto sembra dire Naldi. Di diverso avviso lavoratori e sindacati che fin dall’inizio hanno tirato in ballo SAT in qualità di gestore dell’aeroporto: luogo in cui rientrano i servizi di autonoleggio.

Naldi ha ribadito la strategicità del Pepole Mover, per cui Corporacion America deciderà a gennaio se entrare con una piccola partecipazione nella rete di impresa che ha vinto l’appalto per la costruzione. Allo stesso modo ha sottolineato la necessità di potenziare il collegamento ferroviario fra Pisa e Firenze, con corse che percorrano la tratta in 35/40 minuti. A questo, sottolinea l’ingegnere di Corporacion America, “si deve affiancare un potenziamento di collegamento con Livorno. Guardiamo con interesse alla costituzione di un nuovo terminal per crociere ad esempio. Se Livorno diventerà una punto di sbarco importante per le crociere e i collegamenti funzioneranno si produrranno ripercussioni positive sul traffico aeroportuale”. A Pisa come a Firenze.

Sul management Naldi è più sfuggente. Riconosce le grandi qualità di quello di SAT, dal quale arriverà il futuro Ad della società unica, Gina Giani. “Ma la scelta dello staff spetterà all’ad – specifica Naldi – io rappresento l’azionista di maggioranza”. Rispetto al processo di fusione, Naldi è stuzzicato da Filippeschi: “Perché una fusione – chiede il sindaco – rispetto a due società parte della stessa holding?”. “Un’unica società – replica Naldi – offre “maggiori garanzie rispetto alla richiesta di gestione unica che proviene dal piano nazionale degli aeroporti per la classificazione a scalo di interesse nazionale”. Inoltre questo darà più “garanzie anche ai soci privati: in questo modo si creerà una visone di sistema non possibile con due CdA distinti”.

“La fusione” conclude il numero uno di Corporacion America, “porterà a una maggiore capacità contrattuale, sia con le compagnie aeree che dal punto di vista delle economie di scala per l’acquisto di beni e servizi”. Insomma, la stagione delle contrapposizioni nette e delle difese a spada tratta sembra essersi chiusa per lasciare la strada a quella della conciliazione. Se è vero che Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Pisa insieme possiedono una quota sufficiente a bloccare la fusione fra AdF e SAT, la strada imboccata è quella del confronto, seppure contestando i tempi rapidi con cui si vuole arrivare alla società unica.

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Pubblicato il: 12 dicembre 2014

Argomenti: Ambiente, Mobilità, Pisa, Urbanistica

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