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Prepensionamenti dei dirigenti comunali, per i Cobas “entusiasmo fuori luogo” di Palazzo Gambacorti

FotodiSailko

“Un entusiasmo fuori luogo”, così i Cobas Pubblico Impiego commentano il piano del personale 2015-2017 e gli incentivi per i prepensionamenti dei dirigenti annunciati dall’assessore Federico Eligi.

“Nell’arco di pochi anni – scrivono i Cobas – gli organici comunali sono diminuiti di 200 unità, il solo settore con aumento di personale è quello della Polizia Municipale, basti ricordare che in dieci anni sono due gli asili nido esternalizzati, palese il dimezzamento degli organici in molti uffici. Perfino delibere che assegnavano personale ad alcuni settori (come la biblioteca) sono state disattese, quindi i dati vanno riportati alla dimensione reale di un comune che non dice dove intende collocare il personale tecnico ed amministrativo”.

A questo si aggiunge poi la questione del personale della Provincia: “Metà degli organici della Provincia sono dichiarati in esubero e dovranno essere riassorbiti da Regioni (che tagliano) e comuni. Altri esuberi sono annunciati nelle partecipate, quindi l’immagine che viene data è diversa dalla realtà”.

Contestati poi gli incentivi per favorire il prepensionamento dei dirigenti: coloro che accetteranno di andare in pensione entro il 31 gennaio del 2015, e che non ne avrebbero maturato la possibilità prima di due anni, riceveranno come incentivo 24 mensilità. La previsione è che ad accettare saranno due dirigenti.

“L’Amministrazione comunale – commentano i Cobas – ha deciso di incentivare il pensionamento di due dirigenti alla ‘modica’ cifra di 330 mila euro, cifra che avrebbe consentito ampiamente di compensare le perdite del fondo della produttività dei dipendenti comunali, anzi sarebbero avanzate anche diverse migliaia di euro da reinvestire nel miglioramento dei servizi al cittadino. Una scelta inaccettabile proprio quando presentano un contratto decentrato per gli altri dipendenti, quelli non beneficati, che prevede una perdita salariale”.

Nella delibera di Giunta che ha dato il via all’operazione di incentivi si parla di risparmio di spesa, “quale, quanto e per chi? – chiede il sindacato di base – forse i soldi erogati come pensione non sono ugualmente soldi pubblici? Non si dice niente poi di altri incarichi dirigenziali che l’amministrazione si accingerebbe ad assegnare. Nel corso degli anni il numero dei dirigenti è diminuito ma non così il loro costo, che è stato trasferito sulle società partecipate, Farmacie spa tanto per fare un esempio”.” Questa decisione – concludono i Cobas – resta per noi inaccettabile e offende le decine di dipendenti costretti a lavorare anni in più’ per le nuove norme sulle pensioni, offende i precari non assunti dal Comune e quanti arrivano solo a metà mese per i salari da fame percepiti”.

 

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Pubblicato il: 9 dicembre 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa

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