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IMU, niente più esenzione per i terreni agricoli di Calci

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A pochi giorni dalla scadenza per il pagamento dell’IMU e della Tasi per i proprietari di terreni agricoli è in arrivo una brutta sorpresa.

Con un decreto del 28 novembre (DL 66/2014) il Ministero dell’Economia, di concerto con i Ministeri delle Politiche agricole e dell’Interno, è stato rivisto l’elenco dei comuni in cui si applica l’esenzione dell’Imu sui terreni agricoli. A costituire elemento discriminante l’altitudine del comune. Se fino ad oggi a fare fede era l’elenco individuato con una circolare del 1993 (in applicazione al decreto legislativo n.504 del 30 dicembre 1992) oggi le cose cambiano.

Fra i comuni interessati quello di Calci, che se fino a oggi ne beneficiava, con il nuovo provvedimento finisce fra i quelli per cui non è prevista alcuna esenzione, ma solo alcuni sgravi per i coltivatori diretti e per imprenditori agricoli professionali.

Il decreto individua tre fasce, per cui i terreni dei comuni con altitudine dal centro sopra 600 metri saranno esenti; i terreni dei Comuni con altitudine dal centro compresa tra 281 metri e 600 metri saranno esenti solo se di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali; i terreni dei Comuni con altitudine dal centro fino a 280 metri saranno tutti oggetto di imposta. Esenti invece i terreni a immutabile destinazione agro-silo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e non soggetti a usucapione.

Solo 1.578 comuni fruiranno dell’esenzione totale rispetto ai 3.524 attuali, 2.568 avranno invece un’esenzione parziale, che riguarderà solo i coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. I restanti contribuenti di 3.912 comuni dovranno invece pagare entro il 16 dicembre tutta l’imposta sui terreni relativa al 2014.

Il provvedimento infatti si applica a partire dall’anno di imposta 2014 con l’obbiettivo di incamerare un gettito annuo non inferiore a 350 milioni di euro.

Il comune di Calci ieri ha preso una dura posizione contro il provvedimento per mano del suo Sindaco Massimiliano Ghimenti in accordo con i capigruppo consiliari, che si unisce all’allarme già lanciato dall’Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti montani).

Un metodo che impone il pagamento in unica rata in un momento in cui le persone affrontano difficoltà economiche non irrilevanti

“Contestiamo nel merito e nel metodo questo provvedimento – ha dichiarato Massimiliano Ghimenti – Nel metodo perché arriva a 15 giorni dalla scadenza di pagamento dell’Imu, imponendo il pagamento in unica rata in un momento in cui le persone affrontano difficoltà economiche non irrilevanti. Ma anche perché la decisione è stata presa senza nessuna consultazione con Uncem e Anci”.

Sul merito sono poi due le questioni messe in evidenza dal Comune di Calci.

“In pratica questo provvedimento ha già determinato per il nostro comune un taglio di quasi 33 mila euro dal fondo di solidarietà dei comuni”,  spiega Massimiliano Ghimenti. “Una cifra che lo Stato ha incamerato in anticipo e che poi dovrà tornare nelle casse del comune una volta che l’Imu sarà stata pagata. Ma che succederà se le stime fatte non corrisponderanno agli ingressi effettivi?”.

Una nuova tassa insomma che rischia di creare problemi ai comuni che, anche volendo e potendo, non hanno avuto il tempo materiale per studiare misure capaci di mitigare l’impatto sui cittadini. E che arriva a pesare sui terreni e sui proprietari in un anno in cui, spiega la nota del Comune di Calci “la produzione olivicola, elemento caratterizzante del nostro territorio, ha subito cali fino al 90% rispetto al 2013. E i Comuni dell’area dei Monti Pisani si stanno attivando per richiedere lo stato di calamità a causa del brusco calo della produzione olivicola”.

Inoltre, sottolinea il sindaco di Calci, “i proprietari dei terreni agricoli montani e collinari, siano titolari di aziende o amatori, col proprio lavoro mantengono il sistema dei terrazzamenti, contribuendo alla mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico. Andrebbero dunque incentivati e non pressati da nuove imposte”.

Per questo la giunta di Calci insieme ai capigruppo chiede, insieme all’Uncem, che sia avviato un percorso partecipato tra il Governo e le Istituzioni affinché sia concertato un metodo di individuazione delle zone montane e collinari esenti da IMU. “Lo strumento di selezione dei comuni esenti da Imu – conclude Ghimenti – non può essere solo l’altimetria, ci sono altri fattori che costituiscono elementi i svantaggio, come l’orografia, il deficit infrastrutturale, la densità di popolazione”.

La richiesta è di sospendere per il 2014 l’attuazione del decreto, e di attivare un tavolo di concertazione con gli enti locali e le associazioni di rappresentanza, Anci e Uncem, per confrontarsi sulle modalità di attuazione.

 

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Pubblicato il: 5 dicembre 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Lungomonte

Visto da: 1765 persone

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2 risposte a: IMU, niente più esenzione per i terreni agricoli di Calci

  1. avatar laura scrive:

    ma se ricordo bene é la giunta che decide le varie detrazioni quindi di che cosa stanno parlando non si è capito-

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