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VideoteQue Racconti da Stoccolma

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Eccoci arrivati all’ultimo appuntamento con la serie di film che ruotano intorno al tema della violenza sulle donne. Poi viene dicembre e finalmente saranno solo cinepanettoni.

Racconti da Stoccolma è un film svedese del 2006. Sono tre storie che si svolgono a Stoccolma ma che non si intersecano. In comune hanno il tema della violenza: sulla donna in due delle tre storie, sull’uomo nella terza.

Anche se i personaggi delle tre storie non si conoscono, non si incontrano e quasi non si sfiorano – solo nell’ultima scena vediamo tutti i protagonisti allo stesso momento in aeroporto – i pezzi di racconto si susseguono in modo alternato e disomogeneo.

Racconti da Stoccolma ci mostra Leyla, una giovane ragazza che appartiene a una numerosa famiglia immigrata araba (non dice esattamente di dove) e che è ben inserita nella società svedese anche se allo stesso tempo deve sottostare alle rigide leggi della famiglia in materia di comportamento sociale. Leyla prenderà coscienza della sua situazione quando l’amata sorella maggiore, solo sospettata di essere uscita con un ragazzo, viene costretta dalla famiglia al suicidio. Questo è il racconto più difficile da digerire; ma forse anche il più bello e riuscito grazie soprattutto al personaggio di Leyla, combattuta tra l’amore per la sua famiglia e quello che è giusto.

La seconda donna è Carina, una svedesissima giornalista dalla brillante carriera e madre di due figli, che però viene picchiata e maltrattata psicologicamente dal marito. Come Leyla, anche Carina nonostante le difficoltà prenderà coraggio e cercherà di uscire dal suo incubo. Troverà
un sorprendente aiuto dalla suocera, interpretata dalla mitica Bibi Andersson.

Il racconto di Aran (o forse è di Peter?), è sicuramente il meno interessante ed efficace anche perché poco chiaro: racconta di un gruppetto di malviventi che prende di mira il locale di Aran forse perché il buttafuori, Peter, è omosessuale. Anche in questo caso i protagonisti
dovranno trovare il coraggio di dire di no ai soprusi nonostante le pesantissime minacce dei malviventi.

Racconti da Stoccolma non è un gran bel film. Troppo didascalico forse. Poco originale dal punto di vista dell’arte del cinema forse. Rimane certo interessante per quello che racconta, che è molto realistico e crudo, e per il suo valore di denuncia.

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Pubblicato il: 30 novembre 2014

Argomenti: Quaderni, Videoteque

Visto da: 753 persone

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