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200mila euro per il suolo pubblico non pagato di Palazzo Boyl

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200.737 euro. A tanto ammonterebbe il debito tributario che la Tognozzi spa, ora in liquidazione, avrebbe nei confronti del Comune di Pisa per il suolo pubblico non pagato per i lavori di restauro a Palazzo Pilo Boyl.

La vicenda è stata portata oggi (venerdì 28 novembre) in consiglio comunale dal consigliere Ciccio Auletta (Una città in Comune – Rifondazione Comunista), tramite un’interpellanza all’assessore ai Lavori pubblici Andrea Serfogli con cui si chiedeva conto dell’entità di questo debito.

Serfogli ha letto una nota di Sepi al Consiglio, omettendo però il dato finale, che è stato comunicato da Auletta nella replica. Nella nota di Sepi si leggono vari passaggi sul rapporto fra proprietà e Comune. “La prima richiesta di occupazione di suolo pubblico temporaneo è stata presentata dalla Tognozzi Building il 12 ottobre 2007 per interventi a carattere di urgenza”, si apprende, “successivamente sono state presentate ulteriori richieste di rinnovo dell’occupazione di suolo pubblico, per l’installazione di un ponteggio”. Richiesta che è scaduta il 31 dicembre del 2010, fa sapere Sepi; il che significa che per i successivi tre anni e mezzo i ponteggi sono rimasti sui Lungarni senza un’autorizzazione da parte del Comune.

Quando l’amministrazione si è accorta che l’occupazione di suolo pubblico permaneva, pur senza autorizzazioni, sono stati emessi gli atti per il recupero delle tasse non pagate, in un primo momento nei confronti della ditta esecutrice dei lavori, poi direttamente alla proprietà dell’immobile ovvero la Tognozzi spa.

Gli avvisi di accertamento emessi per gli anni 2010-2011-2012 e 2013 ammontano appunto a 200.737 euro. “Essendo debiti tributari dovremmo avere la precedenza nella procedura concorsuale”, ha detto Serfogli in consiglio.

Nella replica Auletta ha sottolineato “la mancata comunicazione da parte dell’assessore di questo dato importante e la scarsa chiarezza”, definendo poi “grave” la scelta di non dire al consiglio la cifra esatta. “Sulla vicenda – ha concluso – chiederemo ulteriori chiarimenti, così come sui casi simili di lavori che vediamo ogni giorno in città”.

C.C.

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Pubblicato il: 28 novembre 2014

Argomenti: Pisa, Politica, Urbanistica

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