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Cittadella Galileiana, il nuovo progetto è pronto. Ma servono 5 milioni di euro

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Un parco scientifico-tecnologico immerso in un’area verde, luogo di intrattenimento per i turisti in visita a Pisa e parco a disposizione degli studenti che gravitano nella zona occidentale della città. L’area dei Vecchi Macelli, compresa tra via Nicola Pisano e via Bonanno Pisano, è il cuore dei progetti Piuss, il grande piano di interventi pubblici che dovrebbe essere completato entro il 2015. Fino ad ora per la sistemazione delle strutture che una volta ospitavano i macelli pubblici sono stati spesi circa 8 milioni di euro. L’idea iniziale, concepita solo pochi anni fa, comprendeva l’affitto di spazi a imprese interessate ad installarsi nel centro città e il reimpiego degli utili derivanti per attività culturali.

Il progetto della Cittadella Galileiana è stato rimodulato e ora servono 5 milioni in più

Questo progetto è stato però modificato in corso d’opera, con il risultato di 5 milioni di euro di spese aggiuntive. A spiegarlo l’assessore alle politiche scolastiche Marilù Chiofalo, che in virtù della delega all’Educazione alle scienze e iniziative per la divulgazione scientifica ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori nel corso della visita della Commissione cultura del Consiglio comunale.

Chiofalo ha spiegato che il Comune ha commissionato alla professoressa della facoltà di Economia dell’Università di Pisa Giovanna Mariani un esecutive summary, una ricognizione dei principali parchi scientifico-tecnologici del mondo. Lo scopo era trovare il miglior esempio al quale ispirarsi, mettendo a confronto tutte le strutture che integrano cultura e capacità di fare impresa.

“La Cittadella Galileiana diventerà un luogo di integrazione tra cultura e impresa” ha detto l’assessore, “luogo di incontro tra chi fa ricerca pura, chi applica processi innovativi alla produzione e chi questi processi è capace di raccontarli”. Oltre al Museo degli strumenti per il calcolo, ad oggi l’unica struttura già attiva all’interno del complesso, nella Cittadella Galileiana troveranno spazio lo science center – “che non avrà nulla a che fare con l’incubatore del Polo tecnologico di Navacchio o con quello di Montacchiello” ha assicurato Chiofalo, anche se gli spazi sono stati concepiti per essere funzionali a quel tipo di progetto – il museo di Galileo e alcuni spazi commerciali per la vendita di prodotti made in Tuscany. “L’idea piace alla Regione Toscana –  ha detto l’assessore – adesso dobbiamo rivedere il protocollo d’intesa tra Università e Comune”.

“Queste modifiche renderanno necessari nuovi interventi di recupero” ha affermato Chiofalo. Nello specifico si parla dell’adeguamento dell’area, degli edifici e degli impianti, allestimenti, forniture e installazione di attrezzature e apparati espositivi e interventi alle strutture monumentali interessate dal nuovo piano di gestione, in particolare le mura e la torre di Sant’Agnese. In alcune parti degli edifici, ristrutturati all’inizio degli anni ’90, sarà necessario rifare le coperture, viste le infiltrazioni di pioggia. A gestire la Cittadella Galileiana sarà un soggetto privato, da individuare tramite bando pubblico. “La gestione non peserà sul bilancio del Comune di Pisa” ha assicurato l’assessore Chiofalo.

Una volta terminati i lavori, l’amministrazione conta di fare della Cittadella Galileiana un elemento fondamentale dell’asse che va dalla Cittadella, con il museo delle navi romane, fino alla piazza dei Miracoli, passando per l’area dell’ospedale Santa Chiara, in via di trasferimento a Cisanello. I progetti che coinvolgono l’Università sono stati illustrati dal pro rettore all’edilizia Sandro Paci: “Oltre ai turisti in questa zona graviteranno circa 2.000 tra studenti e professori del polo Guidotti 1 e 2, dove si è trasferito il dipartimento di Scienze delle arti” ha spiegato Paci, “questo nell’ottica generale di spostare le facoltà scientifiche fuori dal centro città, Medicina e Chimica a Cisanello, Veterinaria a San Piero a Grado, e di mantenere quelle umanistiche in centro”.

Nessun riferimento invece alle ex Stallette, “non comprese nel progetto Cittadella Galileiana” ha affermato l’assessore Chiofalo. Ma il destino delle ex Stallette, al centro di una complicata vicenda della quale si sta occupando in questi giorni la Commissione controllo del Consiglio comunale, è legato a doppio filo con il futuro del Piuss per la Cittadella Galileiana. Lo ha detto lo stesso assessore ai Lavori pubblici del Comune di Pisa Andrea Serfogli in una lettera interna agli uffici proprio relativa alla situazione delle Stallette: “Questo elemento mette a rischio il più generale progetto della Cittadella Galileiana (di cui fanno parte altri due interventi) e la possibilità di realizzare il Museo di Galileo e lo Scienze Center su cui la Regione Toscana ha approvato un protocollo per mettere a disposizione ulteriori risorse finanziarie”.

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Pubblicato il: 13 novembre 2014

Argomenti: Pisa, Urbanistica

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