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InQuadriamo il diritto I diritti delle coppie omosessuali: la legislazione a livello europeo

spose

Cari Lettori,
oggi con InQuadriamo il diritto iniziamo un altro piccolo “percorso monografico” per affrontare insieme la tematica dei diritti delle coppie omosessuali.

Prima di vedere qual è oggi, in Italia, lo “stato dell’arte” in materia, e prima di capire, quindi, quali sono i diritti riconosciuti nel nostro paese alle coppie formate da persone dello stesso sesso, può essere interessante gettare uno sguardo veloce oltre i confini, per vedere in che modo questa tematica è stata affrontata, a livello legislativo, in altri Paesi. Non è ovviamente possibile (e probabilmente non è neppure utile) dar conto di quali sono le legislazioni vigenti in tutti gli Stati del mondo: l’analisi sarà, quindi, limitata all’esperienza europea, la più vicina a noi.

Tra i principali Stati europei che riconoscono formalmente le unioni civili tra persone dello stesso sesso, e che quindi attribuiscono alle coppie omosessuali determinati diritti ed obblighi, vi sono l’Austria, il Belgio, la Danimarca (che è stato il primo paese in Europa a disciplinare, nell’ormai lontano 1989, le unioni civili tra persone dello stesso stesso), la Finlandia, la Croazia, la Francia, la Germania, l’Irlanda, Malta, la Norvegia, i Paesi Bassi, il Portogallo, il Regno Unito, la Repubblica Ceca, la Slovenia, la Spagna, la Svezia, la Svizzera, l’Ungheria, il Liechtestein e il Lussemburgo.

Di queste nazioni, ben dieci riconoscono non solo le unioni civili, ma anche il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Belgio, Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia hanno previsto che il matrimonio possa essere celebrato tanto tra persone di sesso diverso quanto tra persone dello stesso sesso: agli effetti di legge, quindi, in questi Paesi non vi è alcuna differenza se il matrimonio viene celebrato tra un uomo e una donna o tra due donne (o due uomini).

Di contro, i Paesi che, in Europa, non riconoscono a livello legislativo le unioni tra persone dello stesso sesso sono Albania, Armenia, Bielorussia, Arzerbaigian, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Estonia, Georgia, Grecia, Kosovo, Lettonia, Lituania, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Turchia e Ucraina. E Italia.

La prossima settimana vedremo insieme quali sono, nel nostro Paese, gli effetti del mancato riconoscimento delle coppie omosessuali a livello normativo.

Francesca Bonaccorsi

 

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Pubblicato il: 29 ottobre 2014

Argomenti: Diritto, InQuadriamo il diritto, Quaderni

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