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La rinascita delle fabbriche, qualcosa di possibile. Il caso RiMaflow a Pisa

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Un anno fa veniva sgomberato l’Ex Colorificio Toscano, in via Montelungo. Un’esperienza durata un anno, il tempo per far germogliare idee e attività di recupero di una fabbrica abbandonata, ma non abbastanza per farle crescere. Nata in una stagione dove diverse erano le esperienze simili in tutta Italia, l’occupazione dell’Ex Colorificio da parte del Municipio dei Beni Comuni si è interrotta dopo un anno, a fronte di una sentenza di sgombero e una trattativa politica fallita.

Ocupar, Resistir, Producir

A distanza di un anno sulla ex fabbrica di via Montelungo vige un corposo silenzio, la fabbrica è ancora chiusa e non ci sono, almeno pubblicamente, progetti di recupero. Per l’occasione il Municipio dei Beni Comuni promuove un incontro sul tema delle fabbriche recuperate, con la presentazione dell’omonimo libro edito in Italia da Alegre, scritto da Andrés Ruggeri.

Grazie ad un lavoro di ricerca di oltre dieci anni sulle “fabbriche recuperate”, abbandonate dagli imprenditori e poi occupate e rimesse in moto direttamente dai lavoratori, sono una delle esperienze più interessanti dell’Argentina uscita dalla grande crisi del 2001. Da allora più di 300 imprese fallite sono tornate in funzione, salvando oltre 15.000 posti di lavoro e dando vita ad un processo di autogestione inedito seguendo il motto Ocupar, Resistir, Producir.

fabbriche_recuperateRuggeri indaga questa realtà senza idealizzarla ma provando a comprenderne la complessità, i sacrifici, le difficoltà e le sconfitte nella costruzione di unità economiche che non solo devono fornire lavoro e sostentamento per coloro che le portano avanti, ma anche contribuire a creare forme di gestione collettiva, democratica e, soprattutto, senza sfruttamento.

Tra le esperienze raccontate nel suo libro c’è quella della RiMaflow, azienda di Milano che operava nell’industria dell’automotive e chiusa definitivamente nel 2013. Gli operai dopo una lunga lotta sono rimasti nella fabbrica, dove hanno dato vita all’Associazione Occupy Maflow, che si ispira alle società operaie di mutuo soccorso e alle grandi esperienze nate agli albori del movimento operaio. L’associazione coordina tutte le attività che si svolgono all’interno di RiMaflow, che è anche il nome della Cooperativa onlus che si occupa di riuso e riciclo.

Due operai della RiMaflow saranno oggi alle 17 al Polo Porta Nuova per l’incontro, moderato dal giornalista de Il Manifesto Loris Campetti.

 

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Pubblicato il: 26 ottobre 2014

Argomenti: Cultura, Economia-Lavoro, Pisa

Visto da: 741 persone

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Una risposta a: La rinascita delle fabbriche, qualcosa di possibile. Il caso RiMaflow a Pisa

  1. avatar dontcry4me scrive:

    Argentina uscita dalla grande crisi? è una battuta vero?

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