C’è un vuoto – un gap si direbbe oggi con un linguaggio più tecnico e moderno – tra i vari soggetti che operano nel mondo dell’arte: ci sono gli artisti, i luoghi, le istituzioni, il pubblico, ma tutto questo è come isolato. Sono tutte isole che non riescono a comunicare.

Eppure ci troviamo nella grande epoca della comunicazione globale; ma nella confusione della globalità se non si fa circuito ci si può perdere. E così accade: milioni di artisti, di spazi, di possibilità in tutto il mondo e non ci si trova. Milioni di potenziali reti e sodalizi, ma si è dispersi. Eppure le necessità sono molto semplici.

Cosa cercano gli artisti? Spazi dove presentare il lavoro, dove provare, residenze, visibilità, ingaggi, altri artisti con cui fare circuito. E cosa cercano invece gli spazi dell’arte, i locali, i teatri? Contatti diretti e facilitati con gli artisti, la possibilità di trovare facilmente collaborazioni, fondi, promuovere i propri eventi.

E ancora, cosa cercano le persone che amano l’arte, il divertimento, la musica, l’intrattenimento? Trovare con facilità gli eventi, seguire gli artisti che amano, informarsi sulle realtà artistiche locali, nazionali, internazionali, scoprire anche le più recondite realtà artistiche.

Il progetto sarà presentato in versione beta – sabato 11 ottobre alle ore 19 al Cantiere Sanbernardo di Pisa – con un intervento al limite tra performance e presentazione in esclusiva nell’ambito dell’IOFF, Internet Off Festival, un festival che parla alla rete e della rete in maniera diversa. Il tutto naturalmente nell’originale stile di Teatro Cantiere.

CircYOUity permette a tutte le realtà che usufruiscono ed operano nel mondo teatrale, musicale, letterario, artistico ed organizzativo di trovarsi, promuovere le proprie creazioni/attività e collaborare per la realizzazione di progetti ovunque essi siano. Serve a chi fa arte, a chi la segue, a chi ci lavora, a chi la ama, a chi la supporta. È uno strumento di promozione per gli eventi, per gli artisti e per gli spazi dell’arte.