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La Polizia protesta contro il blocco degli stipendi. E chiede l’unificazione delle forze dell’ordine

polizia

Una giornata di mobilitazione per chiedere al governo lo sblocco degli stipendi della Polizia e per anticipare la campagna sulla riunificazione delle forze dell’ordine che sarà portata avanti a livello nazionale per tutto l’autunno.

Questa la richiesta del sindacato autonomo di polizia SAP, insieme alle altre sigle sindacali SAPPE (polizia penitenziaria), SAPAF (corpo forestale) e CONAPO (vigili del fuoco), che ieri hanno convocato assemblee sindacali con astensione dal servizio, dalle 11 alle 14. L’unica forme di protesta possibile visto che le forze dell’ordine non possono scioperare, ma possono riunirsi per ragioni sindacali in assemblea.
La mobilitazione ha coinvolto il 30% circa degli agenti pisani, secondo i dati forniti dal segretario provinciale del SAP Maurizio Stilli, mentre la percentuale è stata dell’80% a Volterra e del 60% circa a Pontedera, “e con personale di tutti i sindacati”. “I nostri stipendi sono bloccati da 5 anni – spiega Stilli – con ripercussioni che hanno del paradossale, cioè agenti di grado superiore che prendono meno di quelli di grado inferiore”.

“Il Ministro Pinotti qualche tempo fa aveva garantito che ci sarebbe stata una riapertura su questo tema – aggiunge – e lo stesso ha fatto Alfano, salvo poi farsi frenare dal Ministro Madia. Ma ieri Renzi, alla vigilia della nostra protesta, ha convocato i sindacati per il prossimo 7 ottobre, mettendo all’ordine del giorno questo punto. Speriamo quindi che la nostra protesta abbia smosso qualcosa”.

Ma non tutti gli agenti in divisa la pensano così. A non aver aderito alla protesta è il SILP, il sindacato delle forze dell’ordine della Cgil, che invece sottolinea i risultato ottenuti dalla nostra provincia rispetto alle dotazioni di organico, che invece il SAP considera “minime, e certamente non risolutive”.

“A fine mese, terminato il corso di formazione, Pisa beneficerà dell’arrivo di 6 giovani poliziotti neo assunti”, afferma Claudio Meoli, segretario provinciale del SILP. “Quattro verranno assegnati alla Questura di Pisa mentre gli altri due presteranno servizio presso la Sezione Polizia Stradale. Le 4 nuove unità assegnate alla Questura vanno quindi ad aggiungersi alle 4 dello scorso mese e alle 12 che sono state trasferite a Pisa ad Ottobre 2013”.

“In un anno la nostra città – aggiunge – a fronte di alcuni pensionamenti, ha comunque beneficiato dell’assegnazione di ben 20 poliziotti nonostante il blocco del turn over al 55% consenta di assumere una persona ogni due che vanno in pensione. Erano decine di anni che questa provincia non vedeva un così consistente incremento di personale di polizia e questo è in controtendenza rispetto alla contrazione nell’organico dovuta al  blocco del turn-over che sta  impoverendo gli organici di altre sedi territoriali tanto che, per quanto attiene il
dato complessivo nazionale, dal 2006 al 2013 si è passati dai 103.000 poliziotti, a 95.000 unità complessive”.

“Su questa diminuzione degli organici – dice ancora Meoli, sottolineando un punto che unisce tutti i sindacati – grava per di più l’aumento dell’età media del personale, attestata sui 45 anni. Pertanto auspichiamo che il Ministero dell’Interno continui nell’inviare a Pisa personale neo assunto, quindi con età anagrafica ben inferiore alla media locale che si attesta sui 46 anni, questo non può che servire per consentire un ricambio generazionale che garantisca operatività nel controllo del territorio che, visti gli ultimi violenti episodi di cronaca nera, mai come adesso necessita di una maggiore presenza delle forze di polizia”.

L’altra rivendicazione, infine, è quella relativa all’unificazione delle forze dell’ordine. Il SAP su questo sta portando avanti una petizione popolare su tutto il suolo nazionale, per chiedere l’unificazione di tutte e 5 le divise: Polizia, Carabinieri, Finanza, Forestale e Penitenziaria.

Il SILP invece afferma che “l’attuale suddivisione delle Forze di Polizia, non è più in grado di intercettare e risolvere i temi e i bisogni della sicurezza, individuale e collettiva dei cittadini”.

A partire da questa considerazione, se le forze dell’ordine a competenza generalista vedono spesso sovrapporsi le competenze in un modo quasi “concorrenziale”, “la nuova frontiera è pertanto l’istituzione di una sola Polizia a competenza generalista”, dice Meoli, “sotto la responsabilità diretta del Ministero dell’Interno, che da subito potrebbe avvalersi di quasi 220 mila donne e uomini tra Polizia di Stato e Carabinieri, restituendo ai servizi specifici la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria ed il Corpo Forestale dello Stato e soprattutto raggiungendo un obiettivo di taglio alla spesa di 3 miliardi di euro”.

C.C.

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Pubblicato il: 24 settembre 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa, Politica

Visto da: 993 persone

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