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Un furto in pieno pomeriggio e San Giusto si ribella: petizione per le telecamere

furto

Un furto in pieno giorno con porta sfondata a calci e saccheggio dell’abitazione. È quanto successo in San Giusto a fine agosto, l’ultimo di una serie di episodi che secondo alcuni abitanti del quartiere starebbero rendendo la vita più difficile a tutta la zona. Motivo per cui hanno presentato una petizione, che sta circolando nel quartiere, con la quale chiedono al Comune di installare nuove telecamere. O in alternativa, “frugarsi” e comprarsene di proprie.

Il furto è avvenuto a sabato 30 Agosto intorno alle 17, in via Marconi. Sfruttando l’assenza della padrona i ladri hanno sfondato la porta con un calcio e in pochi minuti hanno portato via tutto quello che hanno trovato, tutto l’oro che c’era e i contanti, in pieno pomeriggio.

Notando la porta aperta una passante ha suonato ai vicini che, dopo essere entrati e aver visto la confusione lasciata dai ladri, tutti i cassetti aperti con il contenuto per terra, hanno telefonato alla proprietaria per informarla. Alla polizia giunta per un sopralluogo i vicini hanno detto d’aver sentito solo un forte rumore e una moto che si allontanava.

A seguito di questo furto un gruppo di residenti ha deciso di organizzarsi distribuendo una lettera nelle cassette della posta di tutta la via. Nel testo si afferma che “sono ormai alcuni anni che nella nostra via transitano e sostano personaggi di dubbia moralità”. E partendo dal furto di fine agosto, si riportano anche altri episodi spiacevoli: “I motorini, parcheggiati regolarmente nella nostra via, vengono periodicamente scambiati per luoghi di fornitura benzina, senza parlare delle autovetture, vandalizzate, rotte ed utilizzate per rifornimento pezzi di ricambi”.

Da qui la richiesta di maggiori controlli: “Ora chiediamo il vostro appoggio e la vostra sottoscrizione per la richiesta alla pubblica sicurezza di apparecchi rilevatori da posizionare in tutta la strada. Chiediamo inoltre – si legge ancora – se non forniti, di poterli comprare noi stessi e metterli a disposizione delle autorità. Naturalmente le apparecchiature avranno un costo da suddividere, con prezzo esiguo, fra tutti i residenti della via”.

I sottoscrittori della petizione affermano l’intenzione di voler presentare “un esposto alla questura per sensibilizzare le forze dell’ordine e non rischiare di far diventare la nostra zona un quartiere a rischio, come tanti nella nostra città”. La raccolta firme durerà fino al 30 settembre. Sarà allora possibile sapere quante adesioni sono state raccolte e in che modo i residenti intendono portare avanti la loro battaglia.

D.L.

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Pubblicato il: 20 settembre 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa

Visto da: 739 persone

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