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Due interrogazioni ai ministri Poletti e Guidi sui Cantieri di Pisa

cantieri

La senatrice Gatti mette nero su bianco le opacità di Galantini e del suo tentativo di vendere a Union Strong Marine. E chiede chiarezza sulla cassa integrazione per i 38 dipendenti dei Cantieri

Doppia interrogazione per i Cantieri di Pisa (ex-Baglietto) presentate dalla senatrice del PD Maria Grazia Gatti ai ministri del Lavoro Giuliano Poletti e dello Sviluppo economico Federica Guidi.

Nel testo indirizzato al dicastero di Guidi si chiede se il Ministro sia a conoscenza del fatto che il liquidatore Federico Galantini continui ad annunciare la cessione del ramo d’azienda “Cantieri di Pisa” alla Union Strong Marine Holding s.r.l., gruppo franco-cinese, “sconfessando nei fatti quanto detto il 23 gennaio 2014 al tavolo regionale, impegnandosi ad un confronto preliminare e di merito basato sull’analisi dei diversi piani industriali”.

“L’atteggiamento del liquidatore – si legge nel testo – è peraltro sempre stato di disinteresse verso il sito pisano tanto che i “Cantieri di Pisa” hanno dapprima perso il dominio internet, subito il pignoramento del marchio e stanno rischiando (forte opposizione dei lavoratori) lo spostamento da Pisa a Varazze dello strumento del “travel lift”.

Comportamenti hanno indotto il Giudice di La Speziaad annullare il secondo preliminare con il gruppo Union Strong Marine, obbligando il liquidatore ed i commissari a bandire una gara ad evidenza pubblica. Il 4 giugno, si ricorda nell’interrogazione, “il liquidatore ha avviato una procedura di cessione di ramo d’azienda impegnandosi a concluderla entro il 30 giugno 2014, cosa poi non avvenuta e che lascia a tutt’oggi i lavoratori in una situazione di tensione e indeterminatezza”.

Al Ministero del Lavoro chiede quindi se non ritenga che questi elementi “conducano ad un affossamento del polo cantieristico navale di Pisa, anche in considerazione del fatto che lo spostamento a Varazze del “travel lift” renderebbe il cantiere privo del fondamentale strumento di lavoro e nei fatti residuale per il core business di un cantiere navale”. Chiede inoltre “vigilare sul buon esito del processo di cessione già citato, nonché sull’affidabilità dei diversi attori, valutando a tal fine l’opportunità di una proficua collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali”.

Domanda chiarezza sull’iter per l’attivazione della Cassa Integrazione guadagni straordinaria, “se risulti l’invio, da parte del liquidatore della documentazione e a che punto sia l’iter, nel caso essa sia stata avviata”.

Stessa cosa viene domandata al Ministero del Lavoro, a cui si solleva il dubbio sulla solidità del gruppo Union Strong Marine: “Dalle visure camerali effettuate risulta che il Presidente della Union Strong Marine Holding, dott. Jean Marc Gregori, detiene partecipazioni in società che non fatturano da anni e che la stessa Union Strong Marine Holding possiede un capitale de liberato di 20.000 euro e di 5.000 euro versato”.

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Pubblicato il: 17 settembre 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica

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