Fogli di via e rimpatri per quattro donne accusate di esercizio della prostituzione. Questo il risultato dei controllo straordinario diretto dalla Questura di Pisa che ha interessato il territorio di Pisa nella notte di ieri.
A fronte di una decine di pattuglie, che hanno visto l’impiego di personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Municipale, il risultato dell’attività è l’identificazione di una decina di donne, cinque delle quali sono state condotte in Questura perché trovate senza un documento valido.
Denunciata una cittadina rumena perché presente sul territorio pisano nonostante un provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio a suo nome. Per un’altra donna di origine albanese invece sono state avviate le procedure che condurranno al foglio di via. Procedure di espulsione sono state avviate oggi infine per altre due donne, di nazionalità macedone e albanese, prive di permessi di soggiorni.
Ad essere interessate dall’operazione di ieri viale delle Cascine, Lungarno Cosimo I, via Aurelia nella zona di Migliarino e via Livornese, fino a raggiungere il confine della limitrofa provincia di Livorno.
Durante i controlli di questo tipo, se le donne fermate dichiarano di essere vittime di tratta o sfruttamento, le procedure di espulsione vengono fermate e possono partire provvedimenti a loro tutela, con permessi di soggiorno temporanei legati a motivi umanitari.
Non è stato questo purtroppo il caso di ieri sera. E non è affatto scontato che questo accada, in generale: Polizia e servizi sociali agiscono infatti separatamente e senza il sostegno dei secondi è molto più difficile che le donne denuncino chi le sta sfruttando.
Soddisfazione è stata espressa dalla Questura perché il pattugliamento di ieri notte avrebbe consentito di stilare una mappatura aggiornata del fenomeno attraverso un censimento capillare delle lavoratrici. Quella di ieri, aggiungono dalla Questura, è stata un’operazione di repressione e contrasto del fenomeno che non ha avuto ulteriori spunti investigativi.
