Una discarica a cielo aperto. Questo quello che hanno trovato gli uomini del Corpo forestale dello Stato ieri durante le operazioni di sgombero e smantellamento di alcune baracche abusive nel campo rom di Coltano.

I rifiuti rinvenuti in un’area estesa per centinaia di metri sono composti da materiali di risulta da lavori di ristrutturazione edilizia, pannelli di cartongesso, mobilia, copertoni d’auto, carcasse d’auto incenerite, contenitori vuoti di vernici e solventi, guaine di rame e numerose lastre di cemento amianto frantumate.

“La pratica criminale di smaltire i rifiuti speciali mediante il fuoco – ricorda il Comandante Provinciale del Corpo forestale Anna Fadda – è causa di profondo inquinamento del terreno e dell’aria a causa della liberazione di fumi tossici contenenti sostanze dannose per la salute umana. Quanto riscontrato è ancora più grave perché interessa un’area di grande pregio ambientale all’interno del Parco regionale di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli”.

Il sospetto della Forestale è che un quantitativo di rifiuti difficile da stimare sia stato interrato. “Stiamo verificando anche questo aspetto – ha affermato il Commissario capo Davide Ciccarelli, responsabile del Nucleo Investigativo della Forestale – Stiamo lavorando per evitare che altri futuri roghi vadano a deturpare un ambiente già compromesso”.

La Guardia Forestale ha comunicato agli Enti competenti la necessità di rimuovere i rifiuti e bonificare l’area. Ulteriori indagini sono in corso per accertare le responsabilità.

Già da ieri sono iniziate le operazioni di pulizia dell’area da parte di Pisamo e AVR, che stanno proseguendo anche nella giornata di oggi. Circa 360 i quintali di rifiuti rimossi fino ad ora.