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Ricerca, sviluppo, innovazione. Oltre 300 imprenditori al Polo Carmignani per il bando delle “parole magiche”

polo

Tre bandi dedicati alle imprese di ogni dimensione, per il rilancio dell’economia toscana a partire da progetti di ricerca e sviluppo e aiuti all’innovazione. Ed erano oltre 300 questa mattina (5 settembre) gli imprenditori intervenuti al Polo Carmignani per ascoltare l’illustrazione dei bandi con le finalità, gli obbiettivi e le modalità di partecipazione.

Presenti l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, la responsabile di settore ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico della Regione Toscana Angelita Luciani, il direttore di Irpet Stefano Casini Benvenuti, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il presidente della Provincia Andrea Pieroni e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

rossi8 i milioni di euro messi in campo dalla Regione per le imprese, con tre bandi che puntano all’innovazione ma che sono già di per sé innovativi, a partire dalle modalità di presentazione delle domande. “Abbiamo deciso di rendere più facile l’accesso ai bandi per le imprese – ha spiegato Simoncini – elaborando una procedura in due fasi. Nella prima fase le imprese sono invitate a presentare i loro progetti in forma snella. Fatta una prima selezione, a cura di una commissione di esperti, si procederà a invitare le imprese alla seconda fase, dove devono presentare il progetto esecutivo in modo dettagliato ed esaustivo”.

Luciani ha spiegato le linee guida dei bandi: “I primi due bandi sono dedicati alla ricerca e sviluppo. Significa che l’obbiettivo è sempre la creazione di un prototipo industrialmente utile. Il terzo è dedicato all’innovazione delle imprese, ovvero per progetti meno strutturati che consentano di sviluppare prodotti, servizi e processi nuovi, anche di tipo organizzativo. Progetti quindi legati strettamente alla vita dell’impresa”.

I bandi guardano alla tecnologia, non strettamente al settore economico dell’impresa. Eccetto l’agricoltura, sono moltissimi i settori in cui possono intervenire, anche se il terzo bando guarda con particolare attenzione al manufatturiero.

Procedure più snelle, ripete Luciani: “Per la prima fase chiediamo pochi semplici requisiti: che l’impresa sia costituita e che sia dinamica, cioè che abbia un fatturato in crescita. Questo requisito ovviamente non è richiesto alle aziende neonate, anzi, se un’impresa appena costituita dimostra di avere la capacità di partecipare a un bando con un progetto proprio, merita assolutamente di essere sostenuta”.

Per la prima fase basta inviare la propria idea progettuale in forma snella. Un modo per agevolare la partecipazione delle imprese

Per la seconda fase, prosegue, “le aziende dovranno produrre un progetto esecutivo esteso. Sono stati inseriti dei criteri di premialità per chi crea nuova occupazione: si conseguono più punti quante più persone si assumono. Ma questo incremento occupazionale dev’essere non solo realizzato, ma anche continuativo per 5 anni. Esiste una norma regionale infatti che prevede una revoca parziale del contributo qualora non si verifichino queste condizioni”.

I tempi. Le imprese potranno inviare i loro progetti per tutto il mese di ottobre, dal 1 al 31. Gli uffici regionali prevedono di approvare l’elenco delle idee ammesse a dicembre del 2014, a seconda delle richieste pervenute. Si apre poi la seconda fase, con la presentazione delle domande a febbraio 2015, mentre l’approvazione della graduatoria definitiva avverrà a giugno dell’anno prossimo.

L’assessore Simoncini ha colto l’occasione per comunicare un’altra novità importante per le imprese, in arrivo il prossimo anno: “A gennaio apriremo un bando per i servizi qualificati con la possibilità di richiedere voucher per interventi sotto i 50.000 euro destinati alle micro imprese, che rischierebbero di rimanere escluse dalle attuali misure”.

“Grazie all’anticipazione da parte della Regione dei fondi europei della nuova gestione 2014-2020 – ha detto il presidente Enrico Rossi – siamo
pronti a sfruttare l’opportunità offerta da questi strumenti per rilanciare il sistema produttivo toscano. L’abbiamo fatto trovando nel bilancio della Regione parte delle risorse che dalla Ue ancora non sono in grado di arrivare. Si tratta di 82 milioni, dai quali abbiamo tratto gli 8 milioni per i tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione che presentiamo oggi”.

Foto di Enrico Rossi – Twitter

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