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Fossabanda: si apre l’ipotesi di un affitto temporaneo

fossabanda

Quaranta giorni per verificare la possibilità di un affitto temporaneo di Fossabanda. Questa la principale novità emersa dalla CUT (Conferenza Università e Territorio) che si è riunita ieri mattina e che ha visto seduti a un tavolo Università, Comune e ARDSU per affrontare il nodo dell’emergenza abitativa studentesca in città.

L’ipotesi su cui ruoterà la trattativa  fra il Diritto allo Studio e il Comune, è quella di un contratto temporaneo di affitto per l’immobile della durata di tre anni: tempo entro cui dovrebbero essersi concluse le partite delle residenze studentesche di San Cataldo e della Paradisa.

Circa 90 i posti letto che ne deriverebbero, a cui si aggiunge un punto mensa (qui verrebbe effettuata la distribuzione e non la preparazione).

Uno dei parametri posti dall’ARDSU affinché la trattativa possa avere esito positivo è che il costo a posto letto non superi i 3 mila euro l’anno. Da valutare sarà poi la possibilità di detrarre le spese dei lavori che dovranno essere effettuati dal Diritto allo Studio dal canone di affitto, che resta ancora da definire.

Nella seconda metà di ottobre dunque si conosceranno gli esiti della trattativa fra ARDSU e Comune di Pisa. Per quella data è stata convocata la CUT in cui verranno illustrati gli esiti.

Nella seduta di ieri è stato fatto anche il punto sullo stato dell’arte della residenza studentesca di via da Buti. La residenza dovrebbe essere, nuovamente, inaugurata a metà settembre ed entro la fine del mese dovrebbero arrivare anche le assegnazioni degli alloggi.

“Confidiamo nel buon esito della trattativa per Fossabanda – commenta Sinistra per.. – sottolineando la gravità dell’emergenza abitativa (probabilmente destinata ad aumentare visto l’aumento delle richieste di borse di studio) che non vede soluzioni alternative immediate in campo per colmarla”.

“Malgrado l’ultimo anno sia stato segnato da impegni e promesse – proseguono gli studenti – in risposta alle nostre ripetute denunce dell’emergenza, il settembre 2014 si è aperto con lo stesso numero del settembre 2013 di posti letto per studenti borsisti fuori sede: 1564 contro circa 3200 aventi diritto”.

“Rivendichiamo la segnalazione tramite la nostra occupazione, avvenuta un anno fa, di questo stabile strategico sia per la già prevista destinazione residenziale, sia per la realizzazione della mensa al suo interno. Arrivati a questo punto, sarebbe insostenibile e ingiustificabile un passo indietro dei due enti, dopo un anno di confronto che ha evidenziato l’importanza di un utilizzo pubblico dell’immobile in attesa dell’apertura di S. Cataldo e Paradisa, che avverrà almeno, rispettivamente, tra 2 e 3 anni”.

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