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Il direttore dell’Asl partecipa all’Ice Bucket Challenge

damone

Lo aveva annunciato e lo ha fatto: Rocco Damone, direttore generale della ASL 5 ha partecipato all’Ice Bucket Challenge, la “staffetta” delle secchiate d’acqua fredda nata negli Stati Uniti e diffusasi in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla SLA – sclerosi laterale amiotrofica – e invitare più persone possibile a donare soldi alla ricerca.

Damone ha colto l’occasione anche per illustrare le attività svolte dall’Asl 5 e dall’azienda ospedaliera pisana a sostegno dei malati di Sla. E ha nominato Enrico Volpe, direttore generale ESTAV e Carlo Tomassini, direttore generale AOUP.

“Il percorso integrato tra ASL e Azienda Ospedaliera – afferma Damone – per la presa in carico dei pazienti con SLA è un grande risultato del quale sia io, sia il direttore generale dell’AOUP andiamo fieri. Vorrei però sottolineare che siamo arrivati a questo punto grazie allo stimolo intelligente e puntale di Vairo Contini, ex direttore generale dell’azienda ospedaliera e amico, colpito dalla SLA. Qualche anno fa, Vairo ci scrisse una lettera nella quale sottolineava l’esigenza di un rapporto stretto tra l’assistenza ospedaliera e quella territoriale, da li è iniziato il lavoro congiunto tra le due aziende e, oggi, posso tranquillamente sostenere che siamo arrivati al traguardo e che i nostri assistiti possono contare su un percorso chiaro ed efficiente di presa in carico domiciliare. Dedico, quindi, questa giornata a Vairo Contini che ha saputo con la lucidità che lo contraddistingue guidarci in questo lavoro. Infine, passo il testimone a Enrico Volpe e Carlo Tomassini, direttore generale di ESTAV nord-ovest”.

La task force multidisciplinare tra AOUP-USL5, fa sapere la Asl, nasce per soddisfare a domicilio le esigenze di chi è affetto da SLA e per stilare un piano terapeutico ed assistenziale personalizzato che permetta una garanzia di accesso ai migliori e tempestivi livelli di qualità clinica ed assistenziale e un raccordo ed integrazione tra le strutture ospedaliere e territoriali, il responsabile del percorso (Case Manager) è il medico di medicina domiciliare.

Grazie al protocollo di intesa tra AOUP e ASL 5, tutti i pazienti malati di SLA in fase avanzata, dimessi dall’ospedale pisano hanno la garanzia di prestazioni mediche domiciliari.

Il percorso di presa in carico del paziente dimesso da Cisanello inizia con l’attivazione, attraverso il PUA (Punto Unico di Accesso) della zona pisana, dei servizi sanitari con assegnazione al servizio sociale territoriale.

Gli operatori del PUA (infermiere ed assistente sociale) si recano, entro 5 giorni dalla ricezione della scheda compilata dall’ospedale, al letto del paziente per valutarne le necessità assistenziali.

L’infermiere del PUA invia all’ufficio protesi, l’anagrafica dell’utente, i recapiti telefonici, la data delle dimissioni ed il modulo prescrizione ausili su indicazione del fisiatra territoriale (letto articolato, materasso antidecubito, sponde, etc), inoltre, telefonicamente, informa delle dimissioni il medico di famiglia del paziente, quale case manager e responsabile clinico del team multidisciplinare, e l’assistenza domiciliare per condividere la data delle dimissioni.

L’infermiere del PUA attiva anche il service della nutrizione enterale domiciliare sempre dietro prescrizione di un medico specialista dell’AOUP, lo staff medico-professionale della pneumologia effettua l’addestramento del “Care Giver” per l’utilizzo dei presidi.

Il paziente è, quindi, trasferito a domicilio in sicurezza e con il piano terapeutico completo di ausili. Una volta giunto a domicilio il medico di famiglia e l’infermiere dell’assistenza domiciliare, condividono il referto di dimissione, compilano la scheda domiciliare per quanto di competenza e redigono il piano assistenziale individuale. Gli infermieri prendono visione del materiale prescritto al paziente e forniscono ai familiari le informazioni per il rifornimento materiale di consumo.

Il gruppo multidisciplinare vede al suo interno una pluralità si professioni e competenze quali: medici di famiglia, pneumologi, endoscopisti toracici, infermieri dell’AOUP e della ASL5, personale del punto unico di accesso ASL 5, i professionisti dell’unità di valutazione multidisciplinare ASL5, i fisiatri e fisioterapisti del dipartimento di riabilitazione dell’ASL5, gli ingegneri delle tecnologie sanitarie dell’ESTAV, gli anestesisti e rianimatori dell’AOUP, i chirurghi dell’esofago AOUP, i medici e infermieri delle cure palliative dell’ASL 5, gli infermieri dell’assistenza domiciliare integrata unità cure palliative, i biologi del laboratorio di analisi ASL5, gli operatori del 118 e i medici delle cure primarie.

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Pubblicato il: 4 settembre 2014

Argomenti: Cronaca, Mondo, Pisa, Sociale

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