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Incendio al Bastione Stampace. Escluso dal Progetto Mura resta nel degrado

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Sporcizia e abbandono lungo le mura in Largo Marinai d’Italia. A prendere fuoco sabato pomeriggio sarebbero state alcune masserizie ed erbacce

Un incendio è divampato nel pomeriggio di sabato 30 agosto nel Bastione Stampace, a Pisa. A notare le fiamme alte e un denso fumo nero alcuni abitanti della zona che hanno prontamente chiamato i Vigili del Fuoco, che sono accorsi sul posto intorno alle 14:30.

L’incendio è stato subito domato, non senza difficoltà dato che l’accesso al Bastione è difficoltoso per i mezzi pesanti, che infatti sono poi intervenuti sul posto passando dal lato di mura che costeggiano via Battisti.

“Abbiamo visto le fiamme e quando abbiamo chiamato i Vigili del Fuoco una squadra si stava già dirigendo sul posto – ci racconta Severina Russo, direttore del Museo della Certosa di Calci, che vive a ridosso del Bastione. “Dalla nostra finestra abbiamo visto un denso fumo nero alzarsi, che partiva dalla parte alta del Bastione, ormai invasa da erbacce e alberi. Lì ormai regna il degrado assoluto: boscaglia incolta e inaccessibile. All’ingresso invece c’è ancora una recinzione del cantiere, ormai fermo, ma in più punti è stata rotta e vi accedono persone tossicodipendenti che cercano un posto per nascondersi”.

Un tempo, ricorda Russo, il Bastione era sede della magistratura di Sant’Antonio del Gioco del Ponte, “che però, una volta abbandonato il luogo vi ha lasciato masserizie di ogni tipo: tavoli, sedie, nonché una vecchia tettoia di plastica”. All’ingresso è rimasta una scala, che a un certo punto si interrompe ma consente comunque un accesso al piano superiore. C’è un divieto di ingresso ma proprio accanto alla scala la recinzione è stata squarciata e il via vai all’interno è continuo.

Con il cantiere fermo da aprile tutta la zona è nuovamente ricaduta nel degrado: “I teli a protezione delle impalcature sono andati quasi tutti distrutti, creando una situazione pericolosa perché chiunque può accedere ai pontili, come accade di fatto”, dice ancora Russo.

 

 

Ignaro di quanto accaduto il Comune di Pisa, stando a quanto afferma Marco Guerrazzi, dirigente ai Lavori Pubblici, che da noi contattato ci ha fatto sapere che “i lavori per le mura sono ripartiti questa mattina. La ditta – aggiunge – ha dovuto chiamare anche la Polizia perché c’erano alcune persone all’interno dell’area del cantiere”. Lavori che riguardano il tratto delle mura compreso fra il Bastione e il Lungarno, che rientrano nel Progetto Mura ma non fanno parte dei Piuss. Sono infatti finanziati dalla Fondazione Pisa per circa 900 mila euro e sono portati avanti dalla ditta Gaspari.

In ogni caso, dal progetto di riqualificazione il Bastione Stampace resta escluso, nonostante in un primo tempo fosse stato inserito nei lavori finanziati dalla Fondazione. Lavori che nello specifico riguardavano l’eliminazione della vegetazione infestante dal paramento murario, l’eliminazione delle strutture improprie e delle superfetazioni precarie, presenti sulla sommità ed all’interno dei bastione, la messa in sicurezza di eventuali strutture murarie precarie interne e la messa in sicurezza e consolidamento del paramento murario esterno. Niente di tutto questo è stato fatto né lo sarà e quando i lavori sulle mura saranno terminati resterà quindi il “buco nero” del Bastione sempre più abbandonato.

Per il Bastione “sono previsti altri progetti che presenteremo anche alla Fondazione”, conclude Guerrazzi, ma la strada sembra lunga.

 

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Pubblicato il: 1 settembre 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa, Urbanistica

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