Alla fine nemmeno il maltempo è riuscito a frenare l’inarrestabile ascesa di Musica W. Il festival ha festeggiato la XX edizione portando a Castellina Marittima oltre 20.000 persone, con 5.000 presenze in media nelle serate del 14, 15 e 16 agosto. Un’ascesa che viene da lontano ma che è diventata evidente negli ultimi 4 anni.
L’appuntamento sulle colline dell’estrema provincia pisana richiama ormai i seguaci della scena indie da tutta Italia, sul palco principale si esibiscono nomi importanti, il campeggio si riempie di tende e in paese si respira un’aria che non ha nulla da invidiare a quella dei festival di qualche tempo fa che in molti credevano sparita per sempre.
I protagonisti di quest’anno sono stati gli Appaloosa, band livornese che con un sound potente, tra elettronica e psichedelia, sabato 16 ha rischiato di far venir giù l’anfiteatro di Castellina. Sui due palchi di Musica W sono saliti anche gli In Zaire, i Noon, i Red Fang, i Fantasia Pura Italiana, i Figli di Madre Ignota e Levante.
Una line up che segue la via del rock con incursioni nell’elettronica, nel reggae e nel nuovo cantautorato. Dopo i concerti DJ e live set fino a notte fonda con musica di qualità, durante il giorno workshop e mostre in giro per il paese. Tutto rigorosamente gratis, perché così è nato Musica W e questo deve rimanere lo spirito.
Uno spirito rock’n’roll che regala scene come questa, con troppe birre e una delle domande di matrimonio più belle di sempre.
Il festival di Castellina nasce come rassegna di band emergenti nel 1995, grazie alla passione di un gruppo di ragazzi intraprendenti. Sono gli anni del boom dei gruppetti da garage, dei Nirvana e dei Nofx. Nei primi anni Duemila si associa al Meeting delle etichette indipendenti di Ferrara, conservando la dicitura indie nel nome fino al 2003. L’idea di portare amplificatori e casse in un paesino di 2000 anime, dove non succede mai nulla e dove le mentalità non sono propriamente aperte, poteva sembrare visionaria.
LE FOTO DELLE PASSATE EDIZIONI
“Quando un festival finisce, si traggono le conclusioni – scriveva Carlo Pastore su rockit nel 2004 – agli organizzatori dico di capire che cosa vogliano fare da grandi: se essere una festa di paese dove si mangia e si balla il liscio, o essere anche un festival in cui la musica abbia importanza”. Gli organizzatori questa scelta l’hanno fatta. Oggi quei ragazzi hanno superato i 40 e hanno passato la mano alla nuova generazione. Nel frattempo da Musica W sono passati tra gli altri Giovanni Lindo Ferretti, Baustelle, Bugo, Tre Allegri Ragazzi Morti, Offlaga Disco Pax, Skatalites, Zu, One Dimensional Man. Gli abitanti di Castellina hanno capito che il festival rappresenta una risorsa da sfruttare, con un budget che cresce di anno in anno.
Per l’edizione conclusasi da qualche giorno sono stati spesi circa 130 mila euro, serviti a pagare i gruppi, i tecnici, le attrezzature e a rifornire ristoranti e bar. Per la manodopera ci sono i volontari, oltre 200 ormai, reclutati da tutta Italia via internet. La Pro Loco, che gestisce l’organizzazione, utilizza gli incassi degli stand gastronomici – e del campeggio, che è a pagamento – per finanziare l’edizione successiva del festival. Alla fine riesce anche a mettersi in tasca un 5-10% di questa somma, che servono per altre attività dell’associazione. Qualche piccola sponsorizzazione da parte di ditte locali contribuisce alle spese, ma per adesso a Castellina preferiscono fare tutto da soli. “Certamente un grande sponsor ci darebbe una bella sicurezza” spiega Daniele Poli, neo presidente della Pro Loco, “vogliamo però mantenere la nostra indipendenza e soprattutto l’assoluta gratuità dell’evento. Uno deve poter venire, guardare i concerti e farsi un giro tra gli eventi senza spendere un Euro”.
Questo è il live degli Appaloosa di sabato 16 agosto
