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Gettata in mare una corona di alloro per ricordare la battaglia della Meloria

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Questa mattina una motovedetta della Capitaneria dal Porto di Marina di Pisa (per la prima volta, perché lo scorso anno era partita dal porto di Livorno) si è diretta verso la Torre della Meloria.

A bordo alcuni rappresentanti dell’associazione culturale “Il Mosaico”, che hanno lanciato una corona d’alloro nel mare per ricordare la battaglia del 6 agosto del 1284, persa dai pisani contro i genovesi, avvenuta proprio in quel tratto di mare.

Riccardo Buscemi, nella doppia veste di vicepresidente del Consiglio Comunale e di Presidente dell’associazione “Il Mosaico”, ha voluto dedicare la cerimonia “ai due marò in India ancora in attesa del processo”.

Ranieri Del Torto, Presidente del Consiglio Comunale, ha invece detto: “Ricordare la nostra storia significa difendere le nostre radici”, mentre Simone Tempesti, amministratore unico del Porto di Pisa, ha commentato: “Questo Porto è il segno della riconquista del mare da parte della nostra città”.

Nella battaglia della Memoria i pisani che rimasero uccisi furono tra i 5 e i 6 mila, mentre i prigionieri furono quasi 11 mila. Tra questi anche Rustichello che nelle prigioni genovesi scrisse, per conto di Marco Polo, il celebre “Milione”. Dopo 13 anni di prigionia fecero ritorno in patria solo un migliaio di pisani.

Alla manifestazione, promossa dall’associazione culturale “il Mosaico”, e con il patrocinio del Comune di Pisa, erano anche presenti Sergio Brondi e Alessandro Bigagli dell’associazione Amici di Pisa e Ferdinando Ciampi, console dell’Accademia Disuniti.

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Pubblicato il: 6 agosto 2014

Argomenti: Cultura, Lungomare, Pisa, Politica

Visto da: 923 persone

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Una risposta a: Gettata in mare una corona di alloro per ricordare la battaglia della Meloria

  1. avatar Francesco scrive:

    Che stupidaggine. Dalla dedica ai marò che hanno ucciso due pescatori sparacchiando a casaccio, al buttare in mare una corona per i morti in uno scontro di potere fra repubbliche marinare nel medioevo, al “difendere le radici” (difendere? ma da cosa?!? dai genovesi? dai livornesi? dagli indiani?), alla retorica sul porticciolo turistico grazie al quale “Pisa riconquista il mare” (?!?!?!??!?!??!!!!?!?), alle solite “associazioni” di 3 persone quando non di una persona sola ma tutte accomunate dalla nostalgia pseudostorica per un medioevo idealizzato… Si vuol fare la metropoli del terzo millennio e poi rimaniamo i soliti provinciali ma tronfi. Ciliegina sulla torta, il patrocinio del Comune a suggello della clownerie.
    Who you gonna call? GOST-busters!

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