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SAT, con le nuove nomine inizia l’era privata dell’aeroporto

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Soci pubblici e piccoli azionisti si astengono sulla nomina del presidente, Paolo Angius. Dal neo consiglio di amministrazione confermata Gina Giani come amministratore delegato. Roberto Naldi, Corporación America: “Voltiamo pagina per continuare, non per cambiare”

Un’assemblea cominciata con la sospensione chiesta dal Comitato dei Piccoli Azionisti di SAT, che hanno cercato in tutti i modi di prendere tempo evidenziando i rischi di concorrenza fra gli aeroporti di Pisa e Firenze, dopo l’acquisizione della maggioranza da parte di Corporación America. Una richiesta dettata dal fatto che alcuni membri del Cda di Sat, confermati nell’assemblea di oggi, siedono anche in quello di ADF: “Chiediamo la verifica dell’incompatibilità fra le cariche, essendo ad oggi ADF e SAT due società concorrenti”.

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La sospensione non ha bloccato però l’assemblea, che è quindi proseguita sulla richiesta dei soci pubblici di informazioni sul piano industriale e sulla holding, e le azioni di contrasto a possibili iniziative dannose per lo stato di salute della società che gestisce il Galilei, un punto che entrava direttamente nel merito di quanto sollevato anche dai piccoli azionisti.

A illustrare il punto il sindaco Marco Filippeschi, che ha messo nero su bianco i timori più volte espressi in questi mesi: “In questa sede non ripeterò le ragioni che hanno spinto il consiglio comunale e il consiglio provinciale a esprimersi all’unanimità sulla non adesione all’Opa”, ha spiegato. “Mi limito a rilevare due ragioni: la prima è che avremmo preferito un percorso di governo comune che lasciando la maggioranza pubblica alla società consentisse più garanzie all’assetto strategico dell’integrazione aeroportuale toscana. Non siamo contrari in linea di principio al progetto di fusione – ha sottolineato il sindaco – ma abbiamo fatto una valutazione su una fase specifica di instabilità strategica emersa prima dell’adozione della variante al PIT. Il secondo motivo riguarda la non corrispondenza dell’offerta con la parte strategico-industriale, che ancora oggi non è chiara”.

SAT_32“Verificheremo attentamente il mantenimento degli impegni sul piano aeroportuale – ha poi aggiunto – come lo spostamento delle case di via Cariola, impegni che coinvolgono anche le concessioni aeroportuali e che quindi sono di primaria importanza. Saremo attenti inoltre a capire i tempi per gli investimenti futuri, in particolare quelli relativi all’ammodernamento dell’aviostazione. Aspettiamo quindi il piano industriale, annunciato per ottobre, per capire meglio questo percorso”. Quanto all’ipotesi di fusione, Filippeschi ha detto che “la nostra posizione dipenderà dalle garanzie che avremo. Se le due società decideranno di intraprendere questo percorso, valuteremo attentamente tutte le implicazioni affinché si preservi il valore delle nostre azioni”.

Le prime risposte le ha quindi date l’amministratore delegato Gina Giani, che ha risposto alle domande sollevate dagli azionisti Riccardo Buscemi, Diego Petrucci e dal Comitato, dicendo che il People Mover – il cui cantiere è stato aperto ufficialmente il 28 luglio – così come il piano di sviluppo di SAT sono confermati.

Si è poi proceduto alle nomine dei nuovi amministratori e a quella del nuovo presidente, Paolo Angius.

Il suo nome è stato proposto dai soci di maggioranza che ha votato da sola la sua nomina: uno scarsissimo 0,015% ha votato contro mentre i soci pubblici, insieme ai piccoli azionisti, si sono astenuti. Un messaggio di diffidenza ma anche di rassegnazione alla gestione di un rapporto che ormai è stabilito.

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“Tutto è andato come previsto – è stato il primo commento di Roberto Naldi, Presidente di Corporación America Italia S.r.l. (nella foto), “niente posizioni sopra le righe, comprese quelle dei piccoli azionisti che hanno fatto il loro mestiere. Voltiamo pagina per continuare, non per cambiare. Il piano di sviluppo di SAT coincide con le nostre linee guida, che verranno riflesse nel piano industriale, ma anche nelle proposte legali, finanziarie e tecniche per il lavoro di integrazione fra le due società, ma di fatto sarà un lavoro verso la fusione”.

“Il piano industriale verrà presentato a ottobre – ha detto – quindi speriamo di andare all’approvazione verso la fine dell’autunno. Proporremo, cercando di interpretare tutte le istanze in campo, un piano di fusione equilibrato, poi saranno i soci ad approvarlo”.

E se ad oggi la fusione appare bloccata dalla diffidenza verso il gruppo argentino, Naldi spera che le cose cambino: “Se i soci non l’approveranno l’alternativa è la holding controllante, che c’è già ed è quella del socio di maggioranza. Sarebbe però un peccato, per i soci sopratutto. Ma noi siamo qui per investire nel sistema toscano, e puntiamo in Italia anche ad un altro sistema, quello della Sicilia. Se questo non viene percepito è un problema più della politica che nostro”.

Il neo presidente di SAT Paolo Angius ha commentato così la sua nomina: “Si tratta di un incarico delicato e transitorio, che necessitava il lavoro di un tecnico in qualche modo slegato al territorio. Fino ad oggi ho cercato di operare con passione ed equilibrio. Ho apprezzato l’attaccamento dimostrato dai piccoli azionisti, ma anche dal sindaco Filippeschi e dal presidente Pieroni. Ora concentriamoci su due punti: fare di Pisa e Firenze un buon polo regionale e mantenere le garanzie degli investimenti su Pisa”.

Angius ha poi definito “ottima la gestione precedente della società, valutazione che confermiamo lasciando la carica di amministratore delegato a Gina Giani”.

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Pubblicato il: 31 luglio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa

Visto da: 972 persone

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Una risposta a: SAT, con le nuove nomine inizia l’era privata dell’aeroporto

  1. avatar laura zagnoli scrive:

    attenti che poi ryanair, perché pisa É un hub ryanair, si scoccia e va dove le persone sono più ragionevoli e vivono nel 21 secolo.

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