Una sequenza di immagini che ricostruisce i movimenti dell’aggressore di Zakir Hossain e dei suoi tre amici. Le immagini sono state diffuse dagli inquirenti con un appello alla città: “Chi riconosce l’aggressore, gli amici o si riconosce fra coloro che hanno incrociato il gruppo la notte di domenica si faccia avanti”.
Un appello rivolto a tutta la città dal titolare dell’inchiesta Dott. Giovanni Porpora e dal Dott. Antonio Giaconi della Procura di Pisa. Un appello rivolto in particolare ai genitori dei ragazzi coinvolti, che sottolineano gli inquirenti “hanno l’obbligo morale di farsi avanti visto la particolare gravità e crudeltà di un evento che ha scosso l’intera città”.
Le immagini ricostruiscono gli spostamenti dei ragazzi, tutti di giovane età, intorno ai 25 anni o poco più, e la dinamica dell’aggressione.
Il gruppo ha parcheggiato la macchina, una Ford Fusion grigia con delle barre nere laterali, alle ore 00.27 in piazza Sant’Antonio.
Da lì ha raggiunto Corso Italia: il primo incontro è con un uomo di nazionalità straniera che li ha fermati nel tentativo di vendere delle rose (il testimone è stato ascoltato dagli inquirenti). Poco dopo i quattro incontrano un gruppo composto da 5 persone: i due gruppi evidentemente si conoscono. Si fermano a parlare, si abbracciano e si salutano. Da qui le cinque persone raggiungono la loro automobile, una Opel, parcheggiata in piazza Sant’Antonio.
L’appello degli inquirenti è rivolto a queste cinque persone che se fino ad oggi sono rimaste all’oscuro di essere testimoni importanti nell’inchiesta, con la diffusione del video potranno riconoscersi, farsi avanti e fornire elementi utili.
Poco minuti dopo l’aggressore i suoi amici arrivano all’arco di San Bernardo, le immagini mostrano chiaramente la dinamica dei fatti: la provocazione, l’aggressione, il tentativo di intervento dei due passanti e la fuga verso le Logge dei Banchi.
Da lì i quattro tornano alla macchina: sono le 00.59, sono passati appena 10 minuti dall’aggressione. Le telecamere li ritrovano in centro intorno alle 2 dove stando ai filmati vagliati fino ad ora si trattengono fino a circa le 4 di notte. In questo arco di tempo ci sono due altri episodi di provocazione ai danni di due persone: spallate che non hanno avuto ulteriori conseguenze.
“Uno dei due spintonati si è fatto avanti – spiega il capo della Digos, dott. Rainone – dalla sua testimonianza possiamo affermare con certezza che il gruppo è costituito da ragazzi italiani”.
Gli uomini della Polizia stanno ancora visionando filmati e migliorando la qualità delle immagini fin ora arrivate: non è dunque escluso che nuovi elementi e nuovi tasselli utili all’identificazione possano emergere.
Il fascicolo al momento è aperto a carico di ignoti, l’ipotesi di reato è omicidio preterintenzionale. Ma ha definire meglio i capi d’accusa sarà l’autopsia, che determinerà con più precisione le cause della morte, se l’impatto con lo spigolo del muro o il colpo sferzato.
L’ultimo appello degli inquirenti e delle forze dell’ordine è rivolto ai tre amici dell’aggressore e ai loro genitori: farsi avanti per evitare di aggravare la propria posizione.
Chiunque abbia elementi utili può telefonare direttamente al 113 oppure al centralino della Questura, a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno.
spero che li prendano e che li lascino in galera almeno 30 anni