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Bastione Parlascio. 1,6 milioni per il recupero, si attende il sì della Fondazione Pisa

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È stato presentato oggi in commissione cultura il progetto di recupero del Bastione Parlascio, ai Bagni di Nerone. Un luogo suggestivo oggi abbandonato, un tempo porta di “rappresentanza” della città, e oggetto nei secoli di numerosi interventi, e che nello scorso secolo ha ospitato prima una ghiacciaia, come raccontano alcuni abitanti della zona, poi un’officina (la sua storia completa potete trovarla qui)

Acquisito dal Comune tramite una permuta nel 2012 per 1,1 milioni di euro dalla famiglia Cellai, per il Bastione si avvicina una nuova fase, con il progetto presentato per la prima volta oggi dall’amministrazione comunale che si è impegnata a realizzarlo.

 

L’obbiettivo è quello di legare l’intervento al progetto Mura, con un punto di accoglienza turistica, un punto ristoro e un accesso al percorso di camminamento sulle mura. Il progetto è stato redatto dall’architetto Marco Guerrazzi, sulla scia delle tesi di laurea e dottorato del prof. Marco Giorgio Bevilacqua. “Dentro il Bastione si leggono tanti interventi, a partire dall’antiporta che annunciava una torre portaia, i cui resti sono visibili dall’ingresso che affaccia sul largo Parlascio”, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Serfogli. “Si legge poi l’intervento del Brunelleschi, che realizzò la torre. E si leggono inoltre gli interventi risalenti alla fine del ‘500 di Nanni Ungaro, sulla parte restante”.

“Qualche anno fa uno scavo archeologico portò alla luce una via carraia medievale – ha aggiunto – e ancora più in profondità, una via romana che collegava il bastione ai bagni termali. L’idea è quella di riaprire nuovamente lo scavo, mettere in evidenza la via carraia con un’apposita pavimentazione e poi aprire entrambi gli ingressi del Bastione (quello su via Contessa Matilde e quello su largo Parlascio, ndr), creando di fatto una strada percorribile non solo dai turisti, che attraversa tutto lo spazio”.

Dal piano terra quindi, il progetto prevede la realizzazione di un’ascensore che conduca direttamente alla terrazza soprastante, da cui poi si accederà al camminamento delle mura. Sempre al piano terra si prevede di inserire un punto ristoro nei locali del Bastione, un’attività pensata per rendere remunerativa la gestione dello spazio, che verrà affidata tramite bando di gara. Al primo piano invece ci sarà la terrazza, opportunamente restaurata.

Il costo dell’intervento è stimato intorno a 1,6 milioni di euro. È stata chiesta la disponibilità alla Fondazione Pisa a coprire almeno 1,3 milioni di euro, mentre i restanti 300mila verrebbero da risorse comunali. La Fondazione deciderà in autunno se destinare o meno questi soldi; in caso negativo Serfogli afferma che verranno presi in considerazione i diversi bandi statali e comunitari dedicati ai beni culturali per i quali si attende una rapida pubblicazione.

Se la Fondazione accetterà di cofinanziare il progetto invece, si procederà ad una convenzione e al bando per i lavori. Quanto alla gestione futura Serfogli spiega che il Comune è intenzionato ad andare verso un bando integrato “che metta insieme la manutenzione, la custodia e l’accessibilità al punto mura, con conseguenti ricavi dei biglietti”. In questo senso, la gestione del Bastione Parlascio non verrà messa a gara da sola, ma con tutta probabilità, sarà insieme agli altri spazi recuperati con il Progetto Mura. Ma per parlare della configurazione completa di questo bando i tempi sono decisamente prematuri.

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Pubblicato il: 16 luglio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica

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