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Piccolo è bello, ma in rete è meglio. Opportunità e vantaggi delle Reti di Impresa

rete

Come diventare “grandi” potendo mantenere i vantaggi dei “piccoli”? Come aumentare la propria capacità di impresa senza rinunciare alla propria autonomia, specializzazione, flessibilità e capacità di adattamento?

A questa domanda sono moltissime le imprese che provano a trovare risposta adeguata nelle Reti di Impresa, un innovativo modello di business in costante crescita: chi ha scelto lo strumento contrattuale della Rete di Impresa, ne apprezza la diversità rispetto alle altre forme di aggregazione.

La Rete è diversa da un’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) in quanto gli obiettivi non si limitano ad una specifica iniziativa (es. partecipazione ad una gara), ma sono più ampi e di lungo termine. E si differenzia anche dal Consorzio, in quanto più snella, non comportando la necessità di creare strutture, contabilità, organi. Più funzionale anche dell’appartenenza ad un Distretto, potendo coinvolgere anche imprese geograficamente lontane e con specializzazioni in ambiti diversi.

Alcuni esempi particolarmente interessanti sono nati proprio nella nostra provincia. Tra questi la Rete Pisa dei Miracoli, prima in Italia nel suo genere: un gruppo nato per offrire un servizio integrato e completo per l’accoglienza e l’organizzazione di eventi in una città e in un territorio ricchissimi di eccellenze e di strutture ricettive e congressuali.

La Rete, dunque, non è soltanto un’opportunità per l’impresa, ma anche una risorsa per il territorio che vede migliorare sensibilmente la sua offerta di prodotti e servizi presentata in forma integrata. La Camera di Commercio di Pisa ha dato, e continua a dare, il proprio supporto alle Reti non solo attraverso una serie di seminari divulgativi ai quali hanno partecipato ben 250 imprese ma, coinvolgendo alcuni soggetti in progetti formativi e di assistenza giuridica, contribuendo concretamente alla nascita di alcune delle reti presenti sul territorio.

A poco più di quattro anni dalla costituzione della prima rete, si parla di circa 7.900 imprese coinvolte in Italia: dall’edilizia alla sanità, dal tessile alle nuove tecnologie, per un numero di contratti che al primo giugno scorso aveva toccato quota 1.590. La Toscana è in buona posizione: con 796 imprese coinvolte si piazza al terzo posto a livello nazionale, superata soltanto dalla Lombardia ed Emilia-Romagna. La provincia di Pisa, con le sue 24 reti che coinvolgono ben 143 imprese, si colloca al terzo posto nel panorama regionale alle spalle di Firenze e Lucca.

Da qualche giorno è disponibile il portale contrattidirete.registroimprese.it dove reperire informazioni e suggerimenti utili per valutare la costituzione di una rete di impresa.

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Pubblicato il: 9 luglio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Mondo, Pisa

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