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PD: “Non sufficienti le soluzioni tampone per il Pronto Soccorso”

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Continua il dibattito sulla situazione del Pronto Soccorso a Pisa. Negli scorsi giorni si è tenuto un incontro tra alcuni esponenti del PD e dell’Aoup. Riportiamo di seguito la posizione espressa dal PD al termine dell’incontro.

Dopo l’incontro degli scorsi giorni tra il Pd e alcuni medici ed esponenti dell’Aoup è emerso chiaramente che il pronto soccorso di Pisa è l’unico in Toscana che vede aumentare gli accessi, è quello dotato degli strumenti tecnologi più avanzati ma, nello stesso tempo, è fortemente sottodimensionato per quanto riguarda il personale sia medico (penultimo posto in Toscana), infermieristico e Oss.

In questi termini Careggi e Siena superano Pisa rispettivamente: +50% e +40% di medici, +55% e +97% di infermieri, +130% e +305% di Oss. Il nostro pronto soccorso, pur essendo di terzo livello e quindi con forte afflusso di pazienti gravi e gravissimi, ha un numero di letti di osservazione breve intensiva (obi), terapia intensiva e sub-intesiva tra i più bassi.

È chiaro che la direzione aziendale e la Regione, oltre a sollevare il problema, devono farsi carico delle soluzioni e delle risorse necessarie per risolvere le questioni, concordandole con i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati e dei cittadini, i Sindaci.

Le proposte di cui si sta discutendo in questi giorni in termini di aumento del personale e dei posti letto sono utili solo a tamponare l’emergenza e probabilmente (purtroppo) non risulteranno sufficienti.

A tal proposito chiediamo:

– un’attenta riorganizzazione della sanità nella città e nell’Area vasta, con provvedimenti realmente efficaci che abbiano al centro la “persona”, come indica il Piano socio sanitario regionale;
– un diverso rapporto tra il pronto soccorso e i reparti, in particolare le medicine, che in questi ultimi anni hanno ridotto notevolmente i tempi medi di degenza, aumentando il numero dei pazienti assistiti, ma hanno pagato in termini di riduzione di posti letto e personale: negli ultimi 20 anni si è passati da circa 250 posti letto agli attuali 90;
– dare piena applicazione alla delibera della Giunta regionale n° 1235 in particolare rafforzando la medicina territoriale, individuando un nuovo ruolo dei Medici di medicina generale. Nella nostra provincia sono state realizzate esperienze importanti, ma ancora insufficienti: la medicina territoriale, non solo è più vicina ai cittadini, ma serve anche a far funzionare meglio l’ospedale e lo stesso Pronto soccorso
– rivedere e riqualificare la rete dei pronto soccorso dell’Area vasta: dall’indagine del Sant’Anna emergono forti criticità per quanto riguarda Viareggio, Lucca e Livorno, i cui pazienti spesso preferiscono rivolgersi a Pisa.
– ripensare e ammodernare la rete del 118 che oggi non dà risposte omogenee nemmeno all’interno della provincia, partendo dall’organizzazione territoriale.

Il nostro auspicio è che non ci si limiti a contrapporre i dati del laboratorio Management e sanità (Mes) ai dati della direzione aziendale, ma che si avvii, pur nella esiguità delle risorse, un reale cambiamento nella sanità pisana.

Cristina Filippini, Responsabile Sanità Pd provinciale Pisa
Ferdinando De Negri, Segretario Circolo tematico Sanità Pisa

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Pubblicato il: 8 luglio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica, Sociale

Visto da: 841 persone

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