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Pronto il bando per il nuovo ospedale di Cisanello, operazione da 450 milioni di euro

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Dovrebbe uscire domani il bando per il completamento dell’ospedale di Cisanello. Il progetto è stato presentato lo scorso sabato alla presenza tra gli altri, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, insieme all’assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni, al rettore dell’Università di Pisa Massimo Augello, al sindaco di Pisa Marco Filippeschi.

A illustrare il mega progetto il direttore dell’Aoup Carlo Tommassini. Un bando integrato per la progettazione, l’esecuzione e la gestione del nuovo blocco, che sarà un monoblocco orizzontale su quattro piani, lungo i quali si snodano le varie funzioni: la diagnostica al piano terra, gli ambulatori al primo piano, e le degenze per i due piani superiori. Ci saranno anche importanti opere idrauliche, a partire dalla creazione di due canali e di un laghetto per raccogliere l’acqua in eccesso in caso di forti piogge, un’operazione necessaria visto che l’ospedale si trovain golena d’Arno.

Il progetto prevede la costruzione di un grosso edificio principale, chiamato “nave”, con un grande ingresso dove saranno svolte le funzioni di orientamento e smistamento dei flussi. Sarà rivoluzionata anche la mobilità: dentro il perimetro ospedalieri circoleranno solo mezzi elettrici, mentre è prevista la creazione di un nuovo parcheggio antistante i nuovi edifici. Complessivamente i posti auto saranno oltre 4.000.

Al termine dell’operazione i posti letto disponibili saranno dai 1350 ai 1100, a seconda delle esigenze o del comfort richiesto. Gli ambulatori saranno 440, 52 le sale operatorie, e le attrezzature diagnostiche ammonteranno a 36, di cui 5 radiografi, 10 Tac, 6 risonanze magnetiche, 7 angiografi e 4 acceleratori.

Saranno non meno di 450 milioni di euro i soldi pubblici previsti per questo grosso investimento, su cui molto punta la Regione per completare l’offerta sanitaria dell’azienda ospedaliera pisana. 306 i milioni di euro a carico di Aoup, 52 quelli a carico dell’Università di Pisa. Di questi, 291 milioni di euro servono per le nuove costruzioni (251 milioni per Aoup e 40 per l’Unipi), mentre altri 41 milioni di euro occorrono per le opere complementari di urbanizzazione primaria e oneri. Altri 26 milioni di euro – ma Tommassini annuncia che saranno di più – serviranno per arredi e attrezzature.

 

Com’è noto, dei 350 milioni di euro che servono per la costruzione del nuovo ospedale, circa un terzo dovranno arrivare dall’alienazione del complesso di Santa Chiara, stimato appunto intorno ai 122,5 milioni di euro. Un’operazione non facile: all’investitore si chiederà infatti non solo la progettazione esecutiva del nuovo complesso, ma anche la gestione, la manutenzione e la logistica per 10 anni del nuovo ospedale. A questo si aggiunge la funzione di real estate  per il Santa Chiara, per il quale sono previste solo le norme tecniche di massima provenienti dal piano Chipperfield, ma non un progetto esecutivo.

Si tratta della parte più delicata dell’intero progetto, perché se è vero che il complesso di Santa Chiara è molto appetibile, vista la sua posizione, siamo comunque in un periodo difficile per il settore immobiliare e non sarà scontato trovare soggetti seri interessati all’investimento. Per questa ragione nel bando è previsto un tempo di circa 3 anni entro cui il vincitore della gara può acquistare o rivendere l’area. Al termine di questo periodo, se non dovesse riuscirvi, restituirà l’area agli enti pubblici e la Regione avrà perso i 100 milioni che ha intanto anticipato per l’operazione.

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“Dal 2008 abbiamo speso 3 miliardi di euro per ammodernare la sanità toscana e di questi 2 sono della Regione, perché a fronte del contenimento della spesa abbiamo ritenuto opportuno non rinunciare agli investimenti per continuare a garantire al settore di essere la migliore sanità italiana”, ha detto il presidente Enrico Rossi.

Che è intervenuto anche sul tema del pronto soccorso di Cisanello. “È cinque volte più grande del Santa Chiara, ci abbiamo investito trenta milioni, sette in tecnologie. È un pronto soccorso che esprime un alto livello qualitativo di cui ho dato atto agli operatori e che non ho mai messo in dubbio, ma dove ci sono problemi che voglio siano risolti, perché bisogna tenere conto del grado di soddisfazione del cittadino e perché non sono accettabili le brandine in corridoio. Per questo ho chiesto al direttore un piano per risolvere questi problemi. Ma che cosa sarebbe successo se non fosse stato fatto? C’è chi guarda indietro e vorrebbe una regione piccola che non accetta le sfide mondiali. Noi invece vogliamo affrontarle”.

“Sul progetto di Pisa – ha precisato Rossi – la Regione mette 100 milioni, ne anticipa altri 100 dal fondo di riserva per pagare gli stati di avanzamento, più 26 milioni per acquisto di immobili dell’Università di Pisa. In più abbiamo deciso di allocare 40 milioni dei fondi nazionali ex articolo 20. Il Comune di Pisa è quello meglio impostato di tutta la Toscana per quanto riguarda l’idea della valorizzazione, non ha lasciato in abbandono il sedime del vecchio ospedale, con un bel progetto di recupero, una scelta di livello e di qualità. Sono grato per questo sforzo al Comune di Pisa. Mi auguro si rispetti la tabella di marcia”.

“Soffro un po’ la situazione di Livorno – ha concluso il presidente – per cui un ospedale già programmato viene rimesso in discussione. Pisa non può diventare l’unico ospedale per area vasta. Mi auguro che Livorno possa ridiscutere la scelta, ci piacerebbe completare l’ affresco del rinnovamento della sanità toscana. Vorrei anche spiegare perché abbiamo fatto questi investimenti mentre abbiamo bisogno di fare tanti risparmi. Secondo la Corte dei Conti la sanità toscana ha subito un taglio di circa un miliardo nel biennio 2012-13 su un bilancio complessivo di poco meno di otto miliardi. Abbiamo dovuto risparmiare. Ma lo Stato ha lasciato la possibilità di fare investimenti. Se non li avessimo fatto questi anni difficili sarebbero stati ancora più drammatici. Abbiamo fatto bene a controllare la spesa, i nostri bilanci sono certificati da autorità terze e dalla Guardia di Finanza”.

“Un ospedale di livello internazionale che necessiterà di un sistema viario all’altezza e come Provincia mettiamo a disposizione uno stadio già avanzato di progettazione per la realizzazione della “nuova viabilità di nord-est”, ha commentato il presidente della provincia Andrea Pieroni. “È quindi prioritario a nostra parere affrontare nel quadro complessivo dell’intera opera anche il capitolo del finanziamento delle opere viarie, allo stato attuale stimato circa 60 milioni di euro”.

“Qui nascerà una cittadella sanitaria – ha concluso il sindaco Marco Filippeschi – in cui vivranno ogni giorno quindici mila persone fra personale, pazienti e familiari, un carico non indifferente anche per quel che concerne la mobilità: probabilmente sarà il caso di tornare a mettere sul tavolo progetti importanti come quello della busvia elettrica in corsia dedicata di collegamento fra ospedale e centro storico e anche la tangenziale nord-est”.

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Pubblicato il: 30 giugno 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica

Visto da: 1961 persone

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2 risposte a: Pronto il bando per il nuovo ospedale di Cisanello, operazione da 450 milioni di euro

  1. avatar Ilcanedigesso scrive:

    Io non capisco perché vogliono asfaltare tutto invece di fare un parcheggio multipiano.

    • avatar Napocesco scrive:

      Io non capisco perchè un ospedale vicino all’Arno. Qualcuno può mettere la mano sul fuoco che all’ospedale non succederà niente in caso di piena? Ma l’ultima volta che c’è stata la piena non sono state bloccate molte attività ambulatoriali? Non mi vorrei trovare ricoverato o a fare una visita al piano -1, ecc., in caso di piena!

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