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Imposte comunali, ecco le aliquote. TASI allo 0,33%

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Sono state deliberate ieri dal consiglio comunale le nuove aliquote per le imposte comunali. L’introduzione dell’IUC (Imposta Unica Comunale) ha comportato la trasformazione delle tasse comunali in quelli che, di fatto, sono tre tributi distinti: l’IMU, la TARI, tassa sui rifiuti e la TASI, il tributo sui servizi indivisibili, ovvero servizi comunali come la manutenzione delle strade, l’illuminazione e così via.

Sia l’abrogazione della Tares che la modifica dell’Imu con l’esclusione della prima casa hanno comportato una perdita di gettito di oltre 4 milioni di euro; contestualmente è diminuita la previsione di entrate dall’Imposta di Scopo di oltre 2 milioni di euro. La perdita di gettito è stata quindi recuperata mediante l’introduzione appunto dei due nuovi tributi.

L’IMU è dovuta dai possessori degli immobili, esclusa la prima casa, gli immobili assimilati, le unità appartenenti alle cooperative edilizie adibite ad abitazione principale e pertinenze dei soci, i fabbricati destinati ad alloggi sociali, quelli destinati al personale delle forze dell’ordine e i fabbricati destinati alle attività agricole.

L’aliquota resta uguale a quella del 2013. Per la seconda casa, se affittata l’aliquota è all’1,06%, ma scende allo 0,4%, tra le più basse, per chi affitta a canone concordato. Ferma allo 0,76% inoltre l’aliquota ridotta per immobili non produttivi di reddito fondiario, mentre la detrazione di 200 euro sarà per l’abitazione principale e le unità immobiliari assimilate.

IMU

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Aliquote ridotte IMU

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Per quanto riguarda la TARI, per la sua formulazione è stato applicato il criterio che commisura quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie e in relazione agli abitanti. Per quel che riguarda il conteggio degli abitanti non residenti verrà applicato il criterio presuntivo in base alla dimensione dell’immobile.

La riscossione avverrà di norma in due rate, la prima entro il 30 aprile e la seconda entro il 30 settembre; per il 2014 però le due scadenze saranno molto ravvicinate, ovvero la prima il 30 settembre e la seconda il 30 novembre. Il gettito previsto è di oltre 24 milioni di euro.

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La TASI. Il gettito previsto per il 2014, sulla base delle aliquote inserite nella manovra di bilancio, è di oltre 10,9 milioni di euro, in aumento rispetto agli 8,9 previsti. È la componente riferita ai servizi indivisibili e proprio a tali costi è destinata questa entrata. Analogamente a quanto avviene per l’IMU occorre che il contribuente esegua il calcolo dell’imposta dovuta, applicando l’aliquota sarà allo 0,33% al valore dell’immobile definito attraverso la rendita catastale.

L’aliquota, che partiva da una base dello 0,25% è stata maggiorata dello 0,8% per poter finanziare un sistema di detrazioni. Detrazioni che si basano sulla fascia di rendita catastale in modo progressivo. Se la fascia di rendita infatti è inferiore a 400 euro, la detrazione sarà di 190 euro, scalando in diminuzione fino a rendite superiori ai 1.200 euro, per le quali la detrazione è zero.

La prima rata del 2014 si dovrà pagare entro il 16 ottobre. Il versamento a saldo è fissato per il 16 dicembre, unitamente con quello relativo all’IMU.

 

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Pubblicato il: 20 giugno 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica, Sociale

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