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InQuadriamo il diritto Ticket sanitario: importanti cambiamenti in arrivo dal 1° luglio

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Cari Lettori,
oggi, con InQuadriamo il diritto, parleremo di un’importante novità legislativa che riguarda tutti noi e della quale, purtroppo, poco o nulla si è parlato in questi ultimi mesi. Credo, infatti, che pochissimi di voi sappiano che dal 1° luglio cambiano – e non di poco! – le regole per il pagamento del ticket sanitario.

Fino ad oggi, per acquistare un farmaco dietro prescrizione medica o per pagare una prestazione sanitaria (analisi del sangue, ecografie ecc.) era sufficiente auto-certificare la propria fascia di reddito dichiarando, anche a voce al momento del pagamento, a quale delle varie categorie di reddito si apparteneva. Il sistema era, quindi, basato su una semplice auto-dichiarazione del cittadino, che si assumeva tutte le responsabilità civili e penali previste per le false dichiarazioni.

Dal 1° luglio le regole, però, cambieranno. Innanzitutto, verrà introdotta (anzi, in alcune città è già stata introdotta) la ricetta medica elettronica, che andrà progressivamente a sostituire la vecchia ricetta rossa e bianca fino ad oggi rilasciata dai medici. Inoltre, ed è questo l’aspetto sul quale ci soffermiamo oggi, non saremo più tenuti ad auto-certificare a quale fascia di reddito apparteniamo, perché questa fascia sarà automaticamente presente sulla ricetta medica elettronica e sarà, allo stesso tempo, memorizzata nella nostra Tessera Sanitaria Elettronica.

Piccolo problema: chi non attiverà la propria Tessera Sanitaria Elettronica entro il 1° luglio vedrà applicarsi, in automatico, lo scaglione più alto delle fasce di reddito e sarà, quindi, costretto a pagare l’importo massimo previsto per il prezzo del farmaco o per il ticket sanitario. Un bel guaio per chi, magari per una semplice dimenticanza o per pura pigrizia, non ha ancora attivato la propria Tessera Sanitaria!

Non solo. Potrebbe accadere che, per qualche motivo, la fascia di reddito “registrata” sulla Tessera Sanitaria non corrisponda a quella alla quale effettivamente appartiene il contribuente: anche in questo caso, non sarà possibile chiedere alcuna rettifica all’atto del pagamento del farmaco o del ticket sanitario, perché non è proprio possibile “forzare” il sistema in questo modo.

Precisiamo però, che la scadenza del 1° luglio vale, per ora, solo in alcune regioni ma non in Toscana: qui non sembra sia stata ancora fissata una scadenza perentoria per l’avvio della riforma. È comunque importante verificare quanto prima che il proprio nominativo sia presente all’interno del sistema Tessera Sanitaria e che la fascia di reddito risultante all’interno di questo sistema sia corretta.

Chi non lo avesse già fatto dovrà al più presto recarsi in farmacia o presso la propria ASL/USL di appartenenza e chiedere l’attivazione della Tessera Sanitaria (con contestuale assegnazione del PIN necessario per accedere ad alcune delle sue applicazioni). L’operazione è veloce e gratuita, e può essere fatta anche tramite delega scritta (abbiate cura di consegnare la vostra Tessera Sanitaria alla persona che delegherete, di predisporre una delega dettagliata, con tutti i dati del delegante e del delegato, e di unire alla delega anche la fotocopia di un documento di identità).

Fatto questo passaggio, occorrerà verificare la presenza del proprio nominativo nel sistema della Tessera Sanitaria: si può fare questa operazione direttamente on line (collegandosi al sito internet http://www.regione.toscana.it/servizi-online/servizi-sicuri/servizi-attivati), recandosi presso i “Punto Sì” sparsi sul territorio (l’elenco dei “Punti Sì” lo trovate all’indirizzo internet http://www.regione.toscana.it/-/punti-si) oppure recandosi direttamente presso la propria ASL/USL di competenza. Per ogni richiesta di informazione è, inoltre, sempre possibile chiamare il numero verde 800.55.60.60. Qualora il vostro nominativo non fosse presente sulla Tessera Sanitaria, sarà possibile, in tutte le sedi appena elencate, compilare un apposito modulo per auto-certificare il proprio reddito annuo. Attenzione: sul sito della Regione Toscana si precisa che non sono tenuti a verificare la propria fascia di reddito i soggetti completamente esenti dal pagamento del ticket (trovate l’elenco completo di questi soggetti al sito internet http://www.regione.toscana.it/-/domande-frequenti-sulle-fasce-economiche-per-i-ticket-sanitari).

Occorre, inoltre, verificare che la fascia economica che ci è stata attribuita corrisponda a quella che effettivamente ci appartiene. La fascia economica viene ricavata da una banca dati ministeriale che attinge, a sua volta, alle indicazioni fornite da INPS, Agenzia delle Entrate ecc. Attenzione però. Come è precisato sul sito internet della Regione Toscana, “la disciplina in relazione al ticket considera … quale parametro reddituale di riferimento il reddito familiare dell’anno precedente, e quindi, possono esservi discrepanze tra il dato fornito e l’effettiva appartenenza ad una fascia”. Qualora si riscontrino discrepanze tra la fascia di reddito attribuita e quella reale, sarà necessario compilare un apposito modulo di autocertificazione (anche in questo caso, l’operazione potrà essere effettuata con i tre canali sopra ricordati e, quindi, su internet, presso i “Punti Sì” e presso la propria ASL/USL di competenza). Ricordate: l’autocertificazione ha validità annuale e scade il 31 marzo di ogni anno; occorre, quindi, ricordarsi di rinnovarla per tempo prima della sua scadenza.

Vi aspetto alla prossima!
Francesca Bonaccorsi

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Pubblicato il: 18 giugno 2014

Argomenti: InQuadriamo il diritto, Quaderni

Visto da: 4373 persone

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Una risposta a: InQuadriamo il diritto Ticket sanitario: importanti cambiamenti in arrivo dal 1° luglio

  1. avatar tom scrive:

    Certo che il tesserino con scritto quanta miseria c’ho, manco Orwell o Huxley…

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