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Aeroporto, la Provincia di Lucca vende. Per Eurnekian il 51% si avvicina

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Intanto il TAR nega la sospensiva per le delibere regionali

La vendita delle azioni di SAT della Regione Toscana sembra aver dato il via a ulteriori dismissioni. A deliberare la vendita delle quote della società che gestisce l’aeroporto Galilei il Consiglio Provinciale di Lucca nella sua ultima seduta (confermando un indirizzo già espresso nell’agosto 2012 e ribadito a novembre 2013), che ha così dato il via alla delibera di giunta approvata ieri che ha dato mandato di adesione all’OPA lanciata da Corporation America. La Provincia di Lucca, che fa parte del patto parasociale, dimette così lo 0,9%, prevedendo un introito di 1 milione e 300 mila euro, mantenendo uno 0,10% di SAT.

Ad aderire all’OPA nei prossimi giorni potrebbe essere anche il Comune di Massa che detiene lo 0,33%. Favorevole alla cessione delle azioni il sindaco Alessandro Volpi, che ha convocato per lunedì un consiglio comunale straordinario che dovrà decidere sul da farsi.

Intanto ieri la Regione Toscana con una nota ha reso noto la decisione del TAR che ” ha ritenuto di non accordare la misura cautelare richiesta”, ovvero la richiesta di sospensione dell’efficacia delle delibere della giunta regionale relative all’adesione da parte della Regione Toscana dell’Opa, noi ravvisando ragioni di estrema gravità e urgenza, ma ha demandato la trattazione della sospensiva all’udienza del prossimo 27 giugno”, quando procederà a un giudizio di merito.

“Le posizioni del sindaco di Pisa – scrive su Toscana Notizie Remo Fattorini – vengono quindi rigettate per ben tre volte: dal Tribunale di Firenze, specializzato per l’impresa; dalla Consob, l’autorità di vigilanza del mercato azionario; dal Tribunale amministrativo della Toscana.

questi atti, sentenze e pareri, confermano la legittimità e la correttezza del percorso intrapreso dalla giunta regionale, con l’obiettivo di garantire alla Toscana un sistema aeroportuale più forte e competitivo, in cui per entrambi gli scali di Pisa e Firenze, così come previsto dal Piano nazionale del governo, si realizzino gli sviluppi di crescita previsti per Pisa (fino a 7 milioni di passeggeri) e Firenze (fino a 4,5 milioni)”.

Tempestiva la replica del Sindaco Marco Filippeschi: “Né il Tribunale delle Imprese né la Consob hanno ‘rigettato le posizioni del Sindaco di Pisa’. Il Tribunale delle Imprese, anzi, ha esplicitamente riconosciuto la non equiparazione tra Opa obbligatoria e volontaria al fine del recesso da un patto parasociale, motivando in altro modo la possibilità di cedere le partecipazioni SAT”. Sulla base di questa motivazione, spiega Filippeschi, il Comune di Pisa si riserva di promuovere altre azioni in sede di giustizia civile.

“L’Authority di Borsa – precisa il Sindaco . ha affermato che per quanto riguarda il recesso dal patto la questione ‘non rientra nella competenza della Consob” e che “sulla possibilità dei singoli soci di recedere da uno specifico patto parasociale è competente ad esprimersi, in presenza di una specifica offerta, esclusivamente l’Autorità Giudiziaria’. E così sarà, a tempo debito”.

Continua dunque a inasprirsi il confronto fra Regione e Comune, fra Rossi e Filippeschi, sul destino dell’aeroporto di Pisa.

“Troviamo veramente deplorevole – conclude Fillippeschi – che su questa vicenda venga scatenato un attacco personale ad un Sindaco, attraverso una lettura strumentale e capziosa dei provvedimenti giudiziari tutti ancora provvisori che attengono soltanto ad una fase meramente cautelare”.

Martedì la chiusra dell’Opa volontaria lanciata da Corporacion America, per cui il 51% è sempre più vicino.

 

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Pubblicato il: 14 giugno 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica

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