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Galilei. Il Tribunale respinge il ricorso di Pisa

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Il Comune ricorrerà al TAR, assistito dal prof. Francesco Satta

Il giudice del tribunale delle imprese di Firenze, Ludovico Delle Vergini, ha respinto il ricorso d’urgenza del Comune di Pisa contro la vendita di quote della Sat, la società che gestisce l’aeroporto di Pisa, da parte della Regione Toscana.

Secondo il giudice, l’intenzione della Regione Toscana di aderire, seppur parzialmente, all’Opa “non appare costituire violazione dello stipulato patto parasociale di Sat, apparendo viceversa integrare l’ipotesi di legittimo recesso” dal patto stesso.

Il giudice ha inoltre considerato la fondatezza della proposta di integrazione alla base dell’Opa lanciata da Corporacion America, circostanza avvalorata dall’aumento della stessa offerta che il gruppo argentino ha annunciato nei giorni scorsi facendo salire la quota per azioni da 13,15 euro a 14,22 euro.

Immediata la replica del Comune: “Il provvedimento del giudice – si legge in una nota dell’amministrazione – definisce solo un procedimento cautelare promosso dal Comune di Pisa il 27 maggio 2014 per evitare la vendita delle azioni in recesso dal Patto parasociale di controllo di SAT S.p.A. impugnando la delibera della Giunta regionale 26 maggio, poi sostituita con altro atto della stessa Giunta il 30 maggio. Inoltre, le ragioni d’urgenza per il Comune sono venute meno dato il differimento del termine dell’Offerta ottenuto da Corporacion America Italia S.r.l. dal 3 al 17 giugno”.

“L’assunto più rilevante del giudizio – aggiunge il Comune – è che il giudice non ha affatto sposato la linea della Regione Toscana e della Camera di Commercio di Firenze secondo cui le norme sul recesso dai patti parasociali in caso di OPA obbligatoria si applicano anche all’OPA volontaria. È confermato infatti che l’OPA volontaria non autorizza il recesso dal Patto.
Il giudice ha ritenuto che la Regione possa vendere in attuazione del progetto di integrazione previsto dall’Accordo per valutare la fattibilità della holding firmato il 26 febbraio 2013. Ha considerato tale Accordo come fosse un compiuto progetto d’integrazione”.

“In realtà – si legge ancora – non sono stati definiti neanche gli studi preliminari di fattibilità, che abbiamo anzi più volte sollecitato alla Regione di rendere pubblici e che la stessa non ha ancora consegnato ai sottoscrittori dell’Accordo. La stessa Regione ha depositato in giudizio una memoria che attesta come tale Accordo “è solo un’intesa con cui i soci hanno deciso di effettuare degli studi per verificare la fattibilità e le condizioni di una integrazione tra le due società” e, com’è noto, ha negato, in particolare, l’accesso allo studio realizzato dall’advisor KPMG, di valutazione delle società AdF e SAT, propedeutico al progetto d’integrazione ritenendolo ancora “non condiviso dal gruppo tecnico” e dunque “bozza per discussione soggetta a cambiamenti”. Come si vede, la considerazione dell’integrazione fatta dal giudice è tutt’altro che chiara e lineare. C’è materia assai consistente, dunque, per discuterne sia nel giudizio civile di merito che davanti al TAR”.

Il Comune di Pisa, impegnato ad impugnare la delibera della Giunta regionale da un indirizzo unanime del Consiglio comunale e dalle indicazioni dei suoi Uffici, oggi ha conferito al Prof. Francesco Satta, avvocato e docente ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università “La Sapienza” di Roma, l’incarico di affiancare l’Avvocatura Civica per rappresentarlo in giudizio in sede di TAR.

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Pubblicato il: 3 giugno 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica

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