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San Giuliano. PD e M5S si sfidano al ballottaggio

sangiuliano

Sarà un ballottaggio spostato complessivamente a sinistra quello che emerge dal voto di domenica per le amministrative a San Giuliano Terme. Sergio Di Maio, candidato sindaco della coalizione che raccoglie PD-SEL e Riformisti, arriva al 46% in una sfida con Giuseppe Strignano, candidato del M5S che si ferma al 13,62%, ma dall’altra parte a far pendere l’ago della bilancia ci saranno le 4 liste civiche, di centro sinistra, rimaste escluse, una lista di sinistra che ha sfiorato il 10% e un centro destra che invece quel 10% lo ha perso nettamente.

Nel giorno dopo lo spoglio nessuna tra le liste rivali ha dato ancora indicazioni di voto sul ballottaggio; un ballottaggio che qualcuno non esita a definire storico per la storia di San Giuliano, visto che è la prima volta che il Movimento 5 Stelle si presenta e mettendo subito in difficoltà il PD.

dimaio“Sono molto soddisfatto dei risultati”, ha detto Sergio Di Maio questa mattina. “Ho fatto un grande recupero. Partiamo da una situazione che vedeva 14 liste e 8 candidati sindaco, più di 330 candidati in consiglio: in questo contesto sono arrivato al 46%, e lo considero già un miracolo”.
Prende atto dell’ascesa grillina, ma aggiunge: “Sono ottimista. Parto con un discreto vantaggio, e con la considerazione sull’elettorato che abbiamo di fronte”.
E sulla perdita consistente dei voti del PD – circa 2000 rispetto alle amministrative del 2009, commenta: “Le quattro liste civiche di estrazione di centrosinistra hanno pescato voti dallo stesso bacino di elettori del PD; due di esse fanno capo ad ex esponenti del PD. La perdita di questi voti è da ricercarsi in queste liste”. Che daranno l’appoggio al ballottaggio? “Non lo so”, risponde Di Maio. “Oggi avremo una riunione con la coalizione e capiremo il da farsi. Per adesso nessuno si è ancora espresso”.
strignano
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Giuseppe Strignano: “Siamo felici”, dice, “adesso dobbiamo lavorare per vincere, anche se sappiamo che quel 33% di distanza è proibitivo. Ma abbiamo già intascato un risultato storico per San Giuliano. Solo per questo è stata una vittoria”. Confronto serrato sulla “strategia da ultima settimana” anche per il Movimento 5 Stelle quindi, che si riunirà oggi: “Abbiamo l’opportunità di prendere il Comune”, conclude Strignano, “anche se è difficile è giusto provarci”.

Non ancora sciolto il nodo dell’appoggio al ballottaggio per L’altra San Giuliano, la lista di sinistra che ha candidato a sindaco Luca Barbuti e che ha sfiorato il risultato a doppia cifra con il 9,62%. “Si tratta di un grande risultato che associamo al successo della lista Tsipras, nonostante alle europee fossimo con SEL”.

“Abbiamo praticamente raddoppiato i voti – dice ancora – arrivando non solo a superare lo sbarramento ma, con tutta probabilità, a prendere due consiglieri. Valorizzeremo al massimo questo risultato, visto che saremo praticamente l’unica lista di sinistra all’opposizione”.

Quanto al ballottaggio Barbuti conclude che “domani sera ci sarà un’assemblea pubblica a San Martino, per decidere tutti insieme cosa fare”.

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Pubblicato il: 27 maggio 2014

Argomenti: Lungomonte, Politica

Visto da: 2558 persone

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13 risposte a: San Giuliano. PD e M5S si sfidano al ballottaggio

  1. avatar di solito non votante scrive:

    ehm… in che senso il M5S sarebbe “di sinistra”? a me sembra piuttosto che Grillo e i suoi seguaci esprimano una visione TOTALITARIA e MORALISTA che li fa assomigliare molto ai Fratelli Musulmani e agli integralisti indù, con tanto di guru che li giuda e li comanda. Come ha scritto più volte il settimanale anarchico Umanità Nova, il vero nome del Movimento 5 Stelle dovrebbe essere PSIR, cioè Partito degli Sfigati Ignoranti e Rancorosi…
    inoltre non capisco proprio perché i sangiulianesi dovrebbero affidare i destini del loro Comune ad una persona che di San Giuliano non conosce nulla (se non ricordo male, Giuseppe Strignano c’è venuto ad abitare solo pochi mesi fa)
    per questo, io che il 25 maggio non sono andato a votare, ci andrò invece l’8 giugno PER DIFENDERE SAN GIULIANO DALL’INVASIONE DEI TROLL. A mali estremi, estremi rimedi

    • avatar Enzo scrive:

      Non mi pare che Pizzarotti sia un troll. Ha dimezzato il debito di Parma fatto dalle precedenti amministrazioni in soli 2 anni senza aumentare le tasse sui ceti medio-bassi. Non mi pare che il PD abbia fatto altrettanto né a San Giuliano né in Italia, dove tasse e debiti aumentano di pari passo.

      Vienili a conoscere i candidati di San Giuliano, non li chiamerai più troll …

    • avatar Alessandro scrive:

      “Come ha scritto più volte il settimanale anarchico Umanità Nova, il vero nome del Movimento 5 Stelle dovrebbe essere PSIR, cioè Partito degli Sfigati Ignoranti e Rancorosi…”

      In realtà questo dimostra che certi ambientini della sinistra massimalista sanno, dall’alto del loro piedistallo, vivere solamente di odio, livore e diffidenza e crogiolarsi nel solito antifascismo militante contro un nemico immaginario.
      Sveglia!!! La vostra superiorità intellettuale è una favola e la sinistra è morta proprio per questo motivo. Il M5S da bersagliare è solo un’alibi per mettersi a posto la coscienza. Mettetevi il cuore in pace: se il M5S scomparisse, non pensiate che si apra chissà quale nuova età dell’Oro per la Sinistra di salotti buoni e degli apericena a base di spritz. Si ingrosserebbe solamente la fetta dell’astensionismo ed il PD schizzerebbe a % nazionali sopra il 50.
      Ma poi parlare dei problemi concreti di San Giuliano e delle responsabilità di chi ha, finora, governato non sarebbe meglio?

  2. avatar tom scrive:

    Beh, e lo dico da non grillino (sono leghista), Pizzarotti è sindaco di Parma ma non mi pare che la città si sia dissolta in una nube di gas. Anzi, è riuscito a far capire a molti del movimento che governare è complesso, e richiede alleanze (sì, anche con parte del PD) e infatti Casaleggio rosica talmente tanto che lo vuole levare di mezzo.

    Dal momento che è molto difficile fare politica puzzosa sul territorio senza che si venga a sapere, o si permette a gente nuova di misurarsi, o ci teniamo l’Ancién Regime, con le conseguenze del caso. Penso che San Giuliano voglia provare a scommettere.

  3. avatar Rita scrive:

    si noti che in un (improbabile) caso di vittoria del M5S i seggi dell’opposizione saranno attribuiti solo a centrodestra e centrosinistra e non scatteranno consiglieri per L’altra San Giuliano. Motivo in più per non votare 5stelle.
    Non vedo come si possa votare un candidato sindaco che prima si presenta capolista a Pisa e viene trombato arrivando QUINTO (da capolista!), allora si ricicla nel comune confinante; che sulla stampa vanta come sua principale esperienza l’aver aperto la pagina facebook dei 5stelle pisani (!!!) e ammette candidamente che si è trasferito a San Giuliano per motivi di lavoro solo qualche mese fa; che condivide teorie complottiste sulla lobby ebraica, bufale sulle strisce colorate in fondo ai tubetti di dentifricio che indicherebbero le “sostanze chimiche” (?!?), scemenze sulla “dieta alcalina” per curare il cancro.
    Cosa farà questo gggiovane supergentista se viene eletto sindaco? Mozioni contro gli scii kimici? contro il signor Aggio? i rettiliani? rinominerà Molina di Quosa “CIAO SIC <3"? Lo Zoo di 105 in filodiffusione ovunque? Proiezione dei DVD di PEPPECRILLO nelle sQuole?

    • avatar Tom scrive:

      Magari! Almeno se ride!

    • avatar Napocesco scrive:

      Direi che tra i due contendenti c’è una terza soluzione: andare al mare.

      • avatar Enzo scrive:

        E mentre tu sei al mare il PD si vende le farmacie, le aliquote al massimo e ti lascia l’IMU sulla casa. Magari quando torni l’acquedotto mediceo ad Asciano è crollato e la disoccupazione è cresciuta un altro po’.

        Tu non ti occupi di politica ma la politica si occupa di te. Sei sicuro che vuoi lasciare ad altri di scegliere per te il futuro tuo e del tuo comune?

        • avatar Napocesco scrive:

          Il programma del M5S va bene per molti comuni perchè non contiene specificità su SGT. Con tutto il rispetto della buona volontà, non credo che abbiano la capacità per guidare un comune. Diverso è il M5S a Livorno, dove se vincono, hanno al loro interno un buon numero di persone con delle competenze.

    • avatar Enzo scrive:

      Si noti che in caso di vittoria del PD il governo della città sarà affidato di nuovo al PD, lo stesso partito che l’ha ridotto in queste condizioni.

      Tu parli di tubetto di dentifricio ma io credo si debba partire sempre dal problema principale, il più grosso. E a San Giuliano il problema principale è che c’è una rete politica-affari che fa paura, che il debito è scoppiato in 2 anni in modo incontrollato non per la crisi ma per scelte politiche “strane” e che le tasse sono al massimo (e si paga ancora l’IMU).

      Forse è il caso di confrontare come amministrano le città il PD e il M5S e poi scegliere dove andare a vivere. Io so che dove il M5S governa è stato introdotto ovunque il referendum propositivo, strumenti di democrazia partecipata, trasparenza, onestà, servizi, piste ciclabili. Non c’è stato un caso di corruzione o di mala gestione, nessuna inchiesta su illeciti. Quei comuni non si sono disciolti nell’acido dei tubetti del dentifricio e quando una persona va in comune per esporre un problema parla con un cittadino come lui e non con un onorevole.

    • avatar Alessandro scrive:

      “Non vedo come si possa votare un candidato sindaco che prima si presenta capolista a Pisa e viene trombato arrivando QUINTO (da capolista!)”

      Questo è un ragionamento non da vecchia politica nell’accezione più deleteria del termine. Ma che vuol dire “trombato”? Chi fa politica nel M5S lo fa per spirito di servizio, non per cercare poltrone, incarichi, stipendi e privilegi se no avrebbe fatto politica da un’altra parte.
      Chi fa politica nel M5S in una Regione come La Toscana ha soltanto da rimettirci.

      L’ordine della lista non è deciso da una segreteria di Partito che poi “investe” in quel candidato pompandolo, in primis, tra i tesserati di quel Partito e sulle associazioni di fiancheggiatori.
      Sono stati coloro che volevano candidarsi, incensurati e con meno di 2 mandati elettivi, che hanno fatto un’elezione interna ed hanno deciso l’ordine di lista. A quel punto stop, sono stati i cittadini a decidere liberamente ed il M5S non ha indicato di votare preferenzialmente per qualcuno. Ed infatti, escluso il candidato a Sindaco, i voti di preferenza furono pochissimi se confrontati anche con gli altri Partiti.

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