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Le donne e la conquista del voto

Voto-donne

Quello della conquista del voto per le donne è stato un lungo cammino. Vi proponiamo un testo della professoressa Vinzia Fiorino, storica del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, che ricapitola alcune tappe della conquista del diritto di voto da parte delle donne Italiane.

Con il decreto legislativo del primo febbraio 1945, varato durante il secondo governo Bonomi, furono riconosciuti i diritti politici alle italiane con la sola esclusione delle prostitute «vaganti», ossia quelle che esercitavano il mestiere in modo visibile e non nelle «case chiuse». Il contesto – il secondo conflitto mondiale non era ancora concluso – non aveva favorito un ampio dibattito politico e neppure sulla stampa (con qualche eccezione) la notizia ricevette lo spazio che avrebbe meritato. Prevalse l’idea che i diritti politici delle donne fossero un’ovvia conseguenza della nuova democrazia, dimenticando che lo stesso quadro concettuale che aveva sostenuto i moderni sistemi di rappresentanza, quegli stessi diritti alle donne li aveva negati senza mezzi termini.

De Gasperi e Togliatti furono gli attori principali del decreto, sollecitati anche dalle possibilità di un ampliamento del consenso per i propri partiti che il voto alle donne avrebbe apportato. Su vecchi adagi invece – le donne non ancora pronte, non ancora preparate – erano ancora i leaders di altri partiti minori. Ancora diverse poi le posizioni e la memoria elaborate dalle donne: un dato scontato per quelle attive nella Resistenza e più politicizzate, una novità assoluta per quelle meno impegnate, una grandissima emozione per tutte. Si disse che non si sarebbero recate alle urne e invece andarono; si scrisse che avrebbero votato soltanto per le elezioni amministrative e non fu così; si temeva che le donne meridionali non partecipassero e, al contrario, andarono come accadde nel Centro e nel Nord d’Italia.

Il ruolo fondamentale che molte donne ricoprirono nella Resistenza è la pagina di storia che, per tempi e contenuti, è più vicina all’ottenimento dei diritti politici, ma lungo, tortuoso e pieno di incertezze è stato il percorso compiuto dai movimenti emancipazionisti e femministi che, accanto al diritto alla scheda elettorale, rivendicarono il diritto all’istruzione, alla parità salariale, alla piena potestà verso i propri figli; in una sola espressione alla dignità di essere persone.

Vinzia Fiorino

Su Rai3 e Rai Storia è andata in onda una puntata del “Il tempo e la storia” dedicata al suffragio femminile in Italia e intitolata “Il voto alle donne. La lunga strada”, in cui Vinzia Fiorino racconta questa conquista.

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Pubblicato il: 24 maggio 2014

Argomenti: Cultura, Pisa

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