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“Priorità alla Soprintendenza”, ridimensionato il ruolo dei volontari

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Ricostruiscono la genesi e i successivi sviluppi della discussa intesa firmata il 3 febbraio in Prefettura sulla creazione di una squadra di volontari a tutela del patrimonio storico artistico di Pisa, gli assessori Andrea Serfogli e Dario Danti in audizione il 20 maggio alla terza commissione consigliare.

Un’intesa, o un verbale come viene derubricato durante la seduta, che sembra aver perso forza, se come ha spiegato l’assessore Danti, nell’incontro avuto con la nuova soprintendente Paola Raffaella David, quest’ultima non sembra intenzionata a concretizzare l’intesa attraverso la stesura di un protocollo attuativo, e se come ha precisato invece Serfogli, al momento la Soprintendente ha priorità più urgenti di cui occuparsi, e in futuro poi si vedrà.

La genesi

Andrea Serfogli, firmatario dell’intesa per mandato del Sindaco, spiega che il documento è nato su iniziativa del Prefetto sulla base della “situazione di degrado e di difficoltà in cui versa il patrimonio cittadino, come la situazione del Museo nazionale di San Matteo”. In particolare spiega, “il Sindaco aveva chiesto al Prefetto un incontro in relazione alla chiesa di San Francesco, che è in stato di avanzato degrado”.

A partire da qui sarebbe poi emersa l’esigenza di coinvolgere il volontariato per un’azione di prevenzione, monitoraggio e intervento. Ciò che quell’intesa può rendere possibile, sottolinea Serfogli, come poi precisato nel documento di precisazione scritto dopo l’incontro con i vari soggetti che hanno fin da principio contestato l’intesa, sono il monitoraggio e l’attività di segnalazione, mentre “per qualsiasi intervento sul bene, così come previsto dalla normativa, è necessario l’intervento di professionisti abilitati e dell’autorizzazione della soprintendenza”.

Un futuro intervento di volontari dovrà essere disciplinato da un protocollo che definisca modalità di azione: “Sono necessari soggetti che abbiano una certa sensibilità e preparazione culturale e professionale. Anche se ci sono interventi come la pulizia delle gronde, per cui non è necessaria un grande preparazione”.

E se la nota firmata da Serfogli e Danti è stata spedita anche agli altri firmatari dell’intesa, senza che questi l’abbiano smentita, “significa che le precisazioni lì contenute hanno riportato la questione nell’alveo delle intenzioni originarie”.

L’intervento dei soggetti contrari all’intesa, si va da associazioni di professionisti, a docenti e studenti universitari, e gli incontri interlocutori avuti con questi, spiega Danti, ha contribuito ha individuare alcuni punti fermi, come il fatto che qualsiasi intervento sui beni culturali è sottoposto all’attività della soprintendenza. Contribuendo anche a chiarire quelle che Danti definisce “disinvolture lessicali contenute nell’intesa” (prima fra tutte la famigerata “minuta manutenzione”, ndr).

Se la richiesta era il ritiro del Comune dall’intesa questo, spiega ancora Dario Danti, non è stato fatto “perché con questa scrittura “si vuole riconoscere una priorità nel monitoraggio e nella valorizzazione volontariato attraverso la segnalazione alla soprintendenza”.

A chi chiede, come il consigliere Gino Logli (FI – Pdl), il perché Serfogli in quell’intesa abbia avanzato la disponibilità del Comune a supportare “la sezione di volontariato in seno agli Amici dei Musei, sia a livello tecnico e autorizzativo mediante la messa a disposizione di personale tecnico in pensione o in servizio fuori orario di lavoro”, l’Assessore al bilancio spiega che ad interessare era “la creazione di un tavolo interistituzionale in cui programmare interventi, recuperare risorse e individuare priorità in una logica di sussidiarietà tra gli enti” in modo da evitare una sorta di “competizione” per l’accesso a finanziamenti.

Un’intenzione però, come fanno notare alcuni dei consiglieri, che poco ha a che fare con il volontariato. Così come poco comprensibile appare ad alcuni il solo coinvolgimento e la presenza al tavolo dei soli Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani. Una presenza che “in effetti – osserva Serfogli – poteva essere estesa ad altre associazioni”.

 

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Pubblicato il: 23 maggio 2014

Argomenti: Cultura, Pisa, Politica

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