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L’ordinanza anti alcool. Bortoluzzi: “Servirà buon senso”

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Entrerà in vigore il prossimo 15 maggio l’ordinanza anti alcool emessa dal Prefetto di Pisa Francesco Tagliente, che vieta la detenzione in luogo pubblico di bevande alcoliche dopo le 22, nei fine settimana e nei festivi fino al 30 luglio. Un’ordinanza estremamente rigida, talmente severa che in tanti sollevano dubbi sulla sua effettiva applicazione: come procedere nei confronti di chi la violerà?

“In caso di violazione si applica l’articolo 650 del codice penale” spiega il comandante della Polizia Municipale Massimo Bortoluzzi, “che riguarda proprio l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”. Articolo che prevede, se il fatto non costituisce un più grave reato, l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro.

“A stabilire la cifra però è il giudice – aggiunge Bortoluzzi – non le forze dell’ordine, che in questo caso sono chiamate a denunciare i contravventori all’autorità giudiziaria. Tutte le forze dell’ordine sono chiamate a questo: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale e Polizia Giudiziaria”.

E la domanda è spontanea: tutti quelli che verranno trovati in possesso di alcool o di bevande in vetro verranno denunciati? Quindi, per assurdo, la mamma che dà il succo di frutta al figlio nella bottiglia di vetro rischia fino al carcere per tre mesi? “L’ordinanza andrà applicata con buon senso”, dice Bortoluzzi, che se da un lato tranquillizza sugli scenari che potrebbero aprirsi da un’osservanza letterale del provvedimento, dall’altra ne svela tutta la reale inapplicabilità.

Ci saranno quindi ampi margini di discrezionalità nel denunciare o non denunciare qualcuno? “Preferisco parlare appunto di buon senso”, commenta ancora il comandante della municipale, “è chiaro che non è nostra intenzione denunciare chiunque: un avvocato, solo per difendersi, costa 1.000 euro almeno”, e il senso del provvedimento non dovrebbe essere quello di ingolfare gli uffici giudiziari. Ma se l’ordinanza è molto chiara sul divieto, Bortoluzzi è consapevole che per tentare di farlo applicare con ragionevolezza, “occorre capire meglio le modalità di intervento. Per questo ci sarà nei prossimi giorni un tavolo tecnico con le forze dell’ordine, per concertarle insieme”.

L’altro punto su cui lo stesso Comandante della municipale ammette delle difficoltà, è la mancanza di deroghe per i giorni clou del Giugno Pisano, Luminara in testa. “È stato fatto notare questo aspetto, ma non è stato recepito. Di fatto al Comitato per l’ordine e la sicurezza ci siamo limitati a prendere atto dell’ordinanza, che è nata su iniziativa del Prefetto. Sulla possibilità di deroghe vedremo come si evolverà la questione”.

Plaudono invece l’ordinanza prefettizia gli esercenti riuniti in Confcommercio. Il direttore Federico Pieragnoli ha infatti dichiarato: “Gli imprenditori sono i primi a volere una città più sicura, pulita, decorosa e accogliente. E sono i primi a sposare tutte quelle attività e iniziative in grado di migliorare la qualità del divertimento e delle notti pisane. Per questo, come Associazione abbiamo espresso il nostro parere favorevole all’ordinanza anti-alcool della Prefettura, che prevede forti limitazioni nella vendita e soprattutto nell’asporto di alcolici”.

“Un provvedimento necessario – aggiunge Pieragnoli – regole più stringenti, perché la situazione era ormai insostenibile e fuori controllo, in modo particolare in alcune piazze della città. Emanata l’ordinanza, non è stato fatto ancora nulla però. Perché adesso viene il bello, ossia raggiungere l’obiettivo concreto di debellare davvero l’inaccettabile vendita abusiva di fiumi di alcolici per le strade cittadine. Quella è la piaga che genera ogni altro disagio e degrado, quello è il punto focale sul quale dovrà esercitarsi l’attività di controllo di forze dell’ordine e polizia municipale”.

“Locali e pubblici esercizi regolari, autentiche sentinelle contro il degrado, lungi dall’essere criminalizzati, dovranno altresì rappresentare i veri alleati di questa crociata”, e conclude: “Il nostro invito è chiaro: non esistono sfumature o vie di mezzo. O si sta dentro le regole, fino in fondo, senza se e senza ma. O si sta fuori. E per chi decidere di stare fuori, in primis abusivi e irregolari, dovranno essere guai seri”.

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Pubblicato il: 10 maggio 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa, Sociale

Visto da: 2383 persone

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3 risposte a: L’ordinanza anti alcool. Bortoluzzi: “Servirà buon senso”

  1. avatar tom scrive:

    Una città di vecchi malvissuti.

  2. avatar Antonio Piazza scrive:

    Vorrei chiedere al signor Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio di Pisa quali sarebbero le “attività e iniziative in grado di migliorare la qualità del divertimento e delle notti pisane” alle quali gli imprenditori del suo cartello avrebbero contribuito in questi anni. Perché da quando vivo a Pisa mi è sembrato che gli unici che si siano dati da fare per dare un’alternativa sociale e culturale ai giovani siano solo le associazioni studentesche et affini; unici soggetti sembrerebbe, guardando al contenuto dell’ordinanza, a preoccuparsi di trovare una risoluzione in termini di proposta sociale, senza ridurre la questione al solito problema di ordine pubblico. Quando i suddetti imprenditori e l’amministrazione comunale inizieranno a concertare le iniziative culturali con gli studenti – più di 1/3 della popolazione cittadina pur non essendo elettorato attivo – anziché preoccuparsi soltanto di cosa vogliano gli stakeholder del proprio bacino clientelare, si sarà fatto il primo grande passo per migliorare la qualità della socialità nel tessuto cittadino.

  3. avatar Riccardo Ciuti scrive:

    una città di ubriachi e drogati

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