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Passaggi, dove l’arte transita, si confronta e si contamina. A Pisa

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Apre le porte domani il nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea diretto da Silvana Vassallo. Passaggi, questo il nome della nuova galleria (e non solo) che inaugura la sua attività con la mostra Una forma di attenzione, personale di Sabrina Mezzaqui in dialogo con la poetessa Antonella Anedda (visitabile fino al 19 luglio).

In via Garofani, nel pieno centro storico di Pisa, prende così forma un progetto ambizioso e ad ampio raggio: Passaggi non vuole essere infatti solo una galleria, ma anche un contenitore di progetti e di incontri. L’obbiettivo e il desiderio di Silvana Vassallo è quello di creare a Pisa un luogo di esposizione, produzione e riflessione sull’arte contemporanea, aperto al dialogo con istituzioni pubbliche e private, a scambi tra realtà locali e internazionali. Un luogo dove ospitare accanto alle mostre  eventi interdisciplinari, che restituiscano una visione della contemporaneità nelle sue innumerevoli sfaccettature.

Passaggi – spiega Silvana Vassallo –  è un termine che ritrovo in tanti testi ed opere che ho amato: I passages di Parigi di Walter Benjamin, Passage to India di Foster,  Passages di Henri Michaux e il video Passage di Bill Viola. Sono testi e opere che in maniera diversa declinano l’inquietudine della contemporaneità privilegiando per lo più  forme di scrittura ibride e metodologie d’indagine della realtà programmaticamente interlocutorie, e che mi piace considerare come ‘numi tutelari’ di uno spazio dove l’arte contemporanea alimenta esperienze percettive e mentali ricche di senso”.

E una parola che fra  i suoi significati include la dimensione fisica di “transitare” in un luogo, ma che rimanda anche ad una dimensione mentale, che suggerisce incursioni in territori liminali, un’esperienza che l’arte rende possibile.

Sabato a “riempiere” gli spazi della nuova galleria saranno le opere di Sabrina Mezzaqui in dialogo con la voce della poetessa Antonella Anedda, in una mostra che unisce sguardi e voci di due sensibilità affini pur nella loro diversità e complici di un’incursione nei rispettivi territori creativi.

Tre i libri che hanno ispirato le opere che Sabrina Mezzaqui: Che tu sia per me il coltello di David Grossman, E disse di Erri De Luca e alcune liriche di Antonella Anedda contenute nella sezione Cucire di Salva con nome, sua recente raccolta di poesie. Sabrina Mezzaqui manipola libri e pagine di carta tramite ritagli delle righe di testo e piegature; oppure cuce, ricama e copia frammenti di testi. Dalle sue trasfigurazioni prendono corpo delle opere in cui si condensano il senso di un racconto o la profonda verità e bellezza di alcune frasi.

L’appuntamento è alle 18 in via Garofani, alle 20:00 l’evento si sposterà alla Libreria Ubik, attigua a Passaggi, per aperitivo musicale con i Bouchons De Liège.

 

Sabrina Mezzaqui, Quaderno Indiano, 2010

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Pubblicato il: 9 maggio 2014

Argomenti: Cultura, Eventi, Pisa

Visto da: 1086 persone

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