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Iscrizione anagrafica: un appello per garantirne il diritto

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Un appello per garantire l’iscrizione anagrafica a tutti coloro che vivono nel territorio. A promuoverlo e a indirizzarlo al Consiglio comunale e al Sindaco Una città in comune – Prc. Già molte le firme raccolte per chiedere che sia rimosso ogni tipo di ostacolo al riconoscimento di questo diritto e per far si che l’iscrizione anagrafica non sia subordinata alle condizioni di vita di una persona, al suo reddito, al suo lavoro, al tipo di alloggio di cui dispone.

“Riteniamo – scrive Una città in comune-Prc – che l’iscrizione anagrafica sia un diritto della persona che vive in un determinato territorio, ed è un dovere dell’amministrazione comunale garantirlo. Abbiamo deciso di promuovere questo appello e abbiamo trovato in breve tempo numerose sottoscrizioni, sia tra gli ‘addetti ai lavori’ che tra ‘semplici cittadini’ “.
Un’adesione che, dicono i promotori, dimostra come, pur trattandosi di una questione tecnica, la residenza anagrafica viene ritenuta importante da vasta e variegata porzione di cittadinanza convinta del fatto che “rifiutare l’iscrizione, soprattutto se ciò è legato alle condizioni personali o sociali della persona, sia un comportamento illegittimo, adottato in violazione dei basilari principi della convivenza civile e dalla Carta costituzionale”.

“Ad oggi – prosegue il gruppo consigliare – la modalità di iscrizione non è pubblica: questo rende sempre più complessa la fruizione di un vero e proprio diritto dell’individuo, perché dalla possibilità di iscriversi all’anagrafe deriva la possibilità di accedere ad una serie di fondamentali ulteriori diritti di estrema importanza”.

A questo si aggiunge il fatto che la mancanza di “un’anagrafe che dia la vera misura delle persone che vivono in un territorio significa privarsi di uno strumento insostituibile per poter conoscere la reale popolazione residente e quindi esercitare un’efficace attività amministrativa”: dalla previsione dei rifiuti prodotti, all’esigenza di alloggi di edilizia popolare prevedibile per gli anni a venire, fino all’individuazione del numero di personale necessario nel settore dell’assistenza sociale.

“Proprio perché il compito dell’anagrafe è registrare fedelmente le persone che vivono in un determinato territorio – concludono – anche un ‘senza tetto’ che sia stanziale in un Comune ha il diritto di vedersi registrato come residente”.

Qui il testo completo dell’appello

I firmatari
Maria Costa (assistente sociale), Flaviana Fabbiano (assistente sociale Uepe Pisa), Maria Grazia Jajani (assistente sociale), Giovanna Di Salvo (educatrice), Cristina Solari (educatrice), Maria Rosaria La Catena (assistente sociale), Giorgia Delli Cicchi (assistente sociale), Giordano Maria (assistente sociale), Marina Bartalini (assistente sociale), Gaia Colombo (volontaria Fratelli Dell’uomo), Martina Pignatti (cooperante), Francesco Lanzo (volontario associazione bambini e bambine in movimento), Enrica Saladini (volontaria Fratelli dell’uomo), Sandra Giuntoli (volontaria Fratelli dell’uomo), Serena Leoni (cooperante), Sergio Bontempelli (cooperante), Gabriella Favati (mediatrice sociale), Cristiano Manetti (educatore professionale), Renato Petrone (operatore sociale), Riccardo Cerchiai (operatore sociale), Pierpaolo Orgiana (operatore sociale), Clara Massaro (educatrice professionale), Daniele Dalleo (educatore), Paola Rocchetti Pera (educatrice casa circondariale di Pisa), Liberata di Lorenzo (coordinatrice area pedagogica casa circondariale di Pisa), Nicola Lunetti (infermiere)

Adriano Prosperi (Professore emerito scuola normale), Paolo Barrucci (docente universitario), Matteo Novaga (docente universitario), Maurizio Cossi (docente universitario), Annamaria Rossi (docente universitario), Tiziana Noce (ricercatrice), Alessandra Maggi (Sinistra per), Agnese di Castro (ricercatrice), Andrea Pinamonti (ricercatore universitario), Monica Ruffini Castiglione (ricercatrice universitaria), Simone D’Alessandro (ricercatore universitario), Lucio Biasiorio (ricercatore universitario), Stefano Gallo (assegnista universitario), Giuseppe Marcocci (ricercatore universitario), Pier Nicola Oliva (ricercatore universitario), Maria Scermino (ricercatrice precaria), Federico Oliveri (ricercatore universitario), Stefania Bozzi (impiegata universitaria), Ornella Raffo (operatrice beni culturali), Elia De Pasquale (servizio civile biblioteca), Francesco Clemente (dottorando), Andrea Corti (dipendente universitario)

Marco Romeo (avvocato), Angela D’Angelo (avvocato), Tiziano Checcoli (avvocato), Giulia Balestri (avvocato), Andrea Callaioli (avvocato), Denise Amram (avvocato)

Rosa Chiarello (impiegata), Sandro Francesconi (impiegato), Emma Buzzigoli (precaria CNR), Guido Masotti (insegnante scuola superiore), Cinzia Bucchioni (bibliotecaria), Maria Grazia Petronio (medico), Alessio Piccioli (imprenditore), Sabrina Cicogna (impiegata), Valerio Bettini (informatico), Marco Barbato (impiegato), Martina Lombardi (medico), Luca Randazzo (insegnante), Sandro Modafferi (pensionato), Roberto Cerretini (dipendente pubblico), Laura Baldini (disoccupata), Ugo Alì (Pensionato), Daniele Conti (studente), Ivanoe Priviteria (insegnante), Marco Carta (medico), Landa Stiaffini (pensionata), Mirella Vannetti (pensionata), Alessandro Santoro (agronomo), Antonella Pochini (operaia), Matilde Galluzzi (casalinga), Alessandro Carrita (insegnante), Riccardo Mariani (ingegnere), Sonia Bartolotto (dipendente pubblico), Luisa Bertoli (pensionata), Tiziana Nadalutti (analista ambientale), Chiara Criscuoli (libera professionista), Clelia Bargagli Stoffi (veterinario), Maurizio Meliani (disoccupato), Antonella Andreoni (impiegata), Tommaso Piccioli (dipendente pubblico), Giusi Lauro (pensionato), Francesca Gabriellini (lavoratrice a progetto), Francesco Biagi (dottorando), Luisa Rappazzo (impiegata), Marcello Cella (giornalista), Rosalba Zangari (insegnante), Roberto Sirtori (pensionato), Marcello Ferrari (operaio), Sabrina Olmi (infermiera), Elettra Franzoni (disoccupata), Andrea Franzoni (disoccupato), Michele Girlanda (insegnante), Domenico Veneziano (geologo), Fausto Pascali (agente di commercio), Ugo Zanelli (impiegato), Simona Di Gregorio (biologa), Paola Bigongiari (infermiera), Maurizio Berni (impiegato), Mamadou Diop (Senegal Solidarietà), Dia Papa Demba (Senegal Solidarietà), Diop Mbaye (Cas.to), Giulio Di Graziano (volontario Ingegneria senza frontiere), Marco Ricci (consulente), Francesco Tognarini (ingegnere), Virgilio Barachini (Unione Inquilini di Pisa), Lucetta Orsilli (pensionata), Grazia Paolicchi (impiegata), Alberto Madrigali (vigile urbano), Luciano Turini (pensionato), Maria Grazia Moretti (pensionata), Alessio Madrigali (studente), Cinzia Turini (impiegata), Adriano Zaccagnini (pensionato), Giovanni Bruno (insegnante), Daniele Iannello (studente), Guido Cerbai (pensionato), Massimo Buzzo (impiegato), Leila D’angelo (insegnante), Matteo Berni (studente)

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Pubblicato il: 2 maggio 2014

Argomenti: Pisa, Politica, Sociale

Visto da: 1210 persone

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