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Machine Overdrive, le macchine impazzite che fanno ballare

mov

Andrea guarda i cartoni animati nella vita, Nicola aspetta, Gabriele cerca la t-shirt perfetta da Zara, Daniele cerca di salvare il mondo dall’inquinamento. Tutti fanno i “bassoni”, cioè pompano parecchio i bassi delle casse, e poi spippolano un sacco con gli strumenti elettronici, con i quali danno il loro meglio.

Sono tutti pisani e si chiamano Machine Overdrive, nome “ispirato al film Maximum Overdrive tratto dal libro di Stephen King, che parla delle macchine che prendono il sopravvento sulla realtà, le macchine impazzite”. E in questi giorni hanno pubblicato il loro primo Ep, che potete ascoltare anche qui sotto e scaricare lasciando un piccolo e doveroso contributo.

 

 

Quattro chiacchiere per capire meglio il loro progetto, nato attorno alla bellissima esperienza di Radio Roarr, durante la fine dell’estate 2012. “È lì che ci siamo incontrati – racconta Gabriele – poi abbiamo cominciato a riunirci e fare le prove nel garage di Daniele, come nelle più classiche storie musicali. Ognuno portava i suoi spippoli: drum machine, sintetizzatore, campionatore, computer, pedaline e effetti. La madre di Daniele ci portava tè e biscottini, e in questa atmosfera abbiamo cominciato a seguire i nostri ispiratori principali, ovvero i Moderat – Apparat più Modes Elektor. Da queste prove nasce la prima traccia, Track M, in omaggio a Track 22 dei Moderat”.

Di lì a breve è nata una pagina Soundcloud, dove i MOV hanno pubblicato le varie prove, e poi il primo live, in una location rimasta nel cuore di tantissimi: l’ex Colorificio. “Abbiamo suonato per la festa della fine del mondo, il 21/12/12, una serata organizzata da Radio Roarr che si chiamava appunto Apocalypse Roarr“. Fu un successo: fecero ballare tutti.

“Carichi da quella prima esperienza live abbiamo deciso di partecipare a un bando del Greentech festival”, dice ancora Gabriele, “che metteva in palio la possibilità di suonare al festival. Abbiamo mandato una traccia con cui abbiamo vinto, e a marzo 2013 suoniamo appunto a Pisa, dove condividiamo il palco con artisti del calibro di GoldPanda, Robert Hood, Tiger&Wood. Su questo live c’è stata anche una recensione di Damir Ivic di Soundwall”.

Da quella esperienza continuano le prove e i live, tra cui quello con l’artista austriaco Bernard Fleishmann. “Nell’estate 2013 abbiamo suonato al Carrara Rock’n’Rolla Pollege Festival aprendo agli Aucan”, aggiunge Andrea, e da lì a poco nasce la seconda traccia, Dangerous, scritta da Daniele e ispirata all’Ex Colorificio. “È un testo che parla del bisogno di spazi sociali, con metafore sul buio e sul colore”, spiega Nicola. “All’Ex colorificio abbiamo suonato diverse volte ed è stato un posto che ci ha permesso di fare molte serate, anche come producer singoli, e far crescere belle esperienze. Un palcoscenico importante che purtroppo non c’è più”.

Dopo il live di Carrara i MOV conoscono i ragazzi di Type Konnection, una web label di La Spezia che gli propone di fare un Ep. “Hanno una rete molto fitta di collaboratori, grazie alla quale producono musica e ne consentono una buona distribuzione in rete”, dice ancora Nicola. “Subito dopo comincia una seconda fase per il gruppo – spiega Gabriele – e nasce il Mov studio in via Battichiodi (già primissima sede di Radio Roarr, ndr), e grazie a una serie di donazioni strategiche riusciamo ad acquistare un mixer, una scheda audio e le casse”. Non casse qualunque: “Le Yamaha NS 10, le casse che più dell’80% degli studi di registrazione posseggono”. È in questa fase che cominciano a registrare l’Ep, con TrackM, trasformata in Mute, e Dangerous. Con un processo produttivo che inizia a Pisa e finisce dall’altra parte del mondo: “La masterizzazione è stata fatta a Città del Messico, a cura di un tecnico della Type”.

Fuori Pisa, a fine ottobre 2013, i MOV suonano a Genova all’interno della Sala Dogana di Palazzo Ducale: “C’era un concorso online, “Forever green”, al quale siamo arrivati terzi, e abbiamo partecipato con artisti del calibro di Wolfgang Woight”, anche se “siamo stati gli unici che hanno fatto ballare tutti”. Ma il pubblico migliore, dicono, “è stato a Carrara: carico, numeroso, sulla spiaggia, insomma adattissimo alla nostra musica”.

La copertina dell’Ep è stata realizzata dal loro disegnatore di fiducia, Francesco Catelani, giovane fumettista underground-hardcore di Cascina. Ora l’Ep è lanciato e il gruppo guarda già oltre: “Stiamo lavorando sul secondo Ep, che dovrebbe essere pronto per luglio-agosto, con altre due tracce”, spiegano i magnifici quattro. “Negli ultimi pezzi c’è Nicola alla chitarra, stiamo unendo una parte acustica a quella elettronica con cui siamo nati: diciamo che il tentativo è di unire i Moderat ai Radiohead”.

Stasera intanto suonano al 1° maggio della Leccia, sul Sasso Pisano, con tutte le band emergenti toscane. L’appuntamento è alle 21, “e poi prossimamente il release party, insieme alla Type”. Imperdibile.

Dangerous

solid night is dangerous
thinking is dangerous
motivated is dangerous
father and motehr of course is dangerous

longed

it is a cold black night
trying to swat flies
we do not have to eat
we can not sleep

i see without work many places
while i turn around n look for social spaces
and it is not stuff of two
that we give back to you

way out of the street
begin to make my beat
when everything seems insane
step out of the shadow
i’ll be the same

Chorus x2
2 longed

your logic is know
we try to make it slow
when evrything disgusting
it is our turn of changing

seeds of hope above the concrete
seeds rosemary squares not to be eat
we transform the abandonment and degradation in hope
it is not a matter of pope

creativity well smells of community
a new common good to be municipality
under the temples of ivory and concrete
our sword is the union our strength is ideas
you can not stop the rainbow
Where did you find the rainbow
the rainbow can be anywhere
and turns gray in color

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Pubblicato il: 1 maggio 2014

Argomenti: Cultura, Pisa, Tech

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