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La chiesa della Spina: 200 mila euro da trovare e porte da riaprire

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Quale futuro per la chiesa di Santa Maria della Spina? Per fare il punto sui progetti e su cosa è possibile fare per riaprirne le porte, ieri la commissione cultura del Comune ha organizzato un sopralluogo, accompagnata dagli assessori Dario Danti e Andrea Serfogli.

Nessun problema di agibilità per la chiesa della Spina, che assunse la forma attuale nel 1322 e fu riassemblata dopo lo spostamento dall’argine dell’Arno fra il 1871 e il 1875, con un intervento che comportò modifiche alla struttura primitiva: dall’inserimento di alcuni gradini alla mancata ricostruzione della sagrestia seicentesca.
Monumento visitabile dunque, ma ferito da infiltrazioni d’acqua che segnalano la necessità di un intervento di risistemazione del tetto. Un intervento per cui è già pronto da tempo un progetto esecutivo da 200 mila euro predisposto dall’architetto del Comune Marco Guerrazzi che attende di essere finanziato.

“Entro la fine del 2013 – spiega Serfogli – contavo di riuscire a finanziare l’intervento, ma l’assenza di risorse ha fatto sì che l’impegno di spesa non venisse firmato. Ma anche se avessimo deciso di finanziarlo il patto di stabilità avrebbe comunque reso impossibile utilizzare i fondi”. La speranza  dell’assessore Serfogli è che al momento di predisporre e approvare la variazione di bilancio si recuperino i 200 mila euro necessari, in modo da poter mettere a gara il progetto.

Una volta che il tetto potrà essere riparato, spiega l’assessore, “sarà opportuno inserire la chiesa in un piano di manutenzione che consenta la periodica pulizia di canali e condotti che costituiscono il sistema di smaltimento delle acque piovane, per scongiurare il rischio di nuove infiltrazioni”.

Il rifacimento del tetto consentirebbe anche di concludere l’ultima delle tre trance di interventi finanziati dalla Fondazione Pisa nel 2011 per un totale di 100 mila euro. Se il restauro delle vetrate artistiche  e dei portoni lignei è infatti stato eseguito e 70 mila euro spesi, resta in attesa il restauro dei cassettoni interni. Per quest’ultimo intervento, spiega ancora Serfogli, è propedeutico il rifacimento del tetto della chiesa.

Mentre la commissione consiliare è riunita nella chiesa della Spina si affacciano turisti e cittadini per visitare la chiesa (di proprietà comunale ma ancora consacrata). Difficile infatti, se non impossibile, riuscire a trovare i portoni aperti.

E qui sia arriva al secondo punto in discussione: cosa è possibile fare per riaprire alle visite la Spina?
Una prima occasione per riaverla aperta sarà a giugno, quando qui verrà ospitata, annuncia l’assessore Dario Danti “una mostra di fili a piombo dal periodo sumero ai nostri giorni”. Ma certo è la particolarità delle opere esposte a rendere possibile un’esposizione: le infiltrazioni d’acqua rendono infatti impensabile esporre qui opere che subirebbero l’influsso nefasto dell’umidità.

La riapertura al pubblico della chiesa della Spina come è facile immaginare porta con sé la necessità di personale di sorveglianza. E personale vuol dire risorse da spendere. “O distacchiamo un dipendente comunale – spiega Danti – o ci appoggiamo a servizi a pagamento, che hanno un costo impegnativo. Oppure affidiamo a  volontari la riapertura”. Anche da alternare, suggerisce Serfogli, a personale stipendiato.
Mentre a suggerire che alle associazioni che ricevono contributi dal Comune siano chieste ore di disponibilità per aprire le porte della Spina è Massimo Balzi.

Due invece le richieste che arrivano da Giovanni Garzella. Che le variazioni di bilancio passino al vaglio della commissione cultura “in modo da verificare quanto e come viene destinato alla cultura”. E che per la gestione e la manutenzione della chiesa della Spina venga approntato un piano finanziario in modo da quantificare le risorse necessarie e individuare in che modo queste possano entrare nelle casse de Comune.

Insomma nessuna soluzione concretizabile a breve per la chiesa della Spina. La prima prova arriverà con la variazione di bilancio, la cui discussione dovrebbe iniziare a cavallo fra aprile e maggio. Lì vedremo se Giunta e Consiglio riterranno prioritari gli interventi per la Spina.

 

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Pubblicato il: 9 aprile 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa

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