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Acquedotto Mediceo. Aperto cantiere per lavori di somma urgenza

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Si è aperto ieri il cantiere per la messa in sicurezza di alcuni tratti dell’Acquedotto Mediceo.

La celebre e importantissima opera storica che collega la città al Lungomonte, ha subito molti danni e rischia il crollo in molti punti. Da anni esiste un comitato che si batte per la sua tutela e salvaguardia, il “Comitato Salviamo l’Acquedotto Mediceo”, che opera allo scopo “di ottenere una messa in sicurezza dei punti critici dell’acquedotto, del suo restauro integrale e della successiva valorizzazione dell’area circostante in modo da creare un suggestivo percorso che dalla città di Pisa porta alla Valle delle Fonti”.

Circa un mese fa, visto il peggioramento della situazione in alcuni punti, il Comitato ha inviato una serie di osservazioni al Comune di San Giuliano, dato che l’acquedotto rientra nel territorio di questo comune, anche se la competenza amministrativa spetta a Pisa. Il sindaco di San Giuliano Paolo Panattoni e l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Balatresi, hanno quindi scritto un sollecito formale al Comune di Pisa, inoltrando le osservazioni avanzate dal Comitato.

“Il Comune di Pisa ci ha comunicato l’inizio dei lavori in somma urgenza”, spiega Balatresi. “Non sappiamo molto sul tipo di lavori iniziati. In ogni caso fra un paio di settimane ci sarà un incontro per fare il punto della situazione. Da parte nostra vogliamo attivarci per avere finanziamenti dalla Regione, sia per la messa in sicurezza dell’acquedotto sia per interventi più strutturali”.

Conferma l’inizio dei lavori l’architetto del Comune di Pisa Marco Guerrazzi: “Abbiamo cominciato dei lavori di consolidamento per arginare la pendenza che si è creata, anche a causa delle piogge, in alcuni punto dell’acquedotto. I lavori in somma urgenza sono provvisori, ma si sono resi necessari per evitare il peggio”.

Il tratto oggetto dei lavori, aggiunge Guerrazzi, “è un tratto di 4-5 archi, circa 25 metri di lunghezza, ed è lungo il percorso ciclopedonale verso Asciano, all’altezza di via Sant’Elena. I lavori consistono in una serie di puntellamenti agli archi, per evitare l’ulteriore pendenza appunto. Abbiamo appena iniziato, ci vorranno almeno un paio di settimane di lavoro, ma bisognerà vedere anche in corso d’opera se le cose procedono come previsto o meno”.

E sulla provvisorietà dell’intervento, nonché sulla necessaria pianificazione di un intervento risolutivo e strutturale, chiesto a gran voce sia dal Comitato ma anche da cittadini, enti e forze politiche, Guerrazzi afferma: “Stiamo mettendo a punto un progetto che sottoporremo alla Regione Toscana, alla Fondazione di Pisa e al Ministero dei Lavori Pubblici, perché servono risorse importanti. Speriamo che la gravità della situazione serva da stimolo”.

Foto di Pieffe

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