MENU

Dipendenti della Provincia in protesta

provincia

Si sono presentati in oltre 70 in consiglio provinciale per sottoporre all’attenzione della politica i problemi sindacali che stanno affrontando gli oltre 400 dipendenti della Provincia di Pisa. Contestano il mancato rispetto di alcuni accordi sindacali, in particolare sul contratto integrativo e sui bandi interni di mobilità, e hanno collegato i problemi sul futuro dei dipendenti alla battaglia persa dalla Provincia sulla famosa vicenda dei derivati.


E così, cartelloni alla mano, i dipendenti della provincia hanno partecipato al consiglio, che è stato messo al corrente della loro protesta con una comunicazione della presidente Consuelo Arrighi. Dopo aver convocato i capigruppo, Arrighi ha puntualmente informato di un incontro avvenuto lo scorso venerdì insieme alle Rsu, dando poi una copia del verbale a tutti i consiglieri.

Nel merito, Uil e Cisl ripercorrono così la vicenda, parlando di “domande, rimaste senza risposta, e avanzate giorni addietro sull’azione legale intrapresa dalla Provincia di Pisa in merito alla sottoscrizione dei cosiddetti prodotti derivati, che ha visto l’Ente soccombere nel giudizio promosso contro Dexia Crediop S.p.a. e Depfa Bank PCL, la UIL FPL e CISL FP di Pisa, preoccupate del pesante indebitamento che potrebbe coinvolgere l’Amministrazione e delle conseguenti ricadute negative su dipendenti e cittadini, per gli obblighi di necessaria trasparenza che derivano dall’utilizzo dei soldi pubblici”.

La UIL FPL e CISL FP si dicono “preoccupate per i costi che questa operazione di ‘Alta Ingegneria Finanziaria si ripercuota negativamente sui servizi al cittadino e sui già bassi livelli salariali del personale, denuncia ancora una volta l’aggravarsi del clima lavorativo nella Provincia di Pisa, derivante dal moltiplicarsi delle scelte unilaterali adottate dall’Ente anche in tema della ripartizione delle risorse decentrate, che stanno determinando condizioni inaccettabili per la definizione degli aspetti contrattuali”.

Maria Cortese, Rsu della Cgil entra nel dettaglio: “Da qualche tempo a questa parte la Provincia fa delle mobilità interne senza regole, attraverso ordini di servizio unilaterali, spostando funzionari e dipendenti da un ufficio all’altro senza accordi. Ciò che abbiamo chiesto e ottenuto in un accordo, è che si procedesse all’emanazione di bandi di mobilità interna, in modo che qualsiasi spostamento fosse accettato e condiviso anche dai dipendenti”.

“Questo accordo è stato parzialmente disatteso – aggiunge – tanto che sono stati spostati alcuni dipendenti senza bando. Essere in un ufficio piuttosto che in un altro fa la differenza, perché un domani, quando verrà attuato il riordino delle province, alcune funzioni potrebbero sparire e i dipendenti diventare esuberi”. I sindacati parlano addirittura di “spostamenti mirati”, un’accusa pesante che ora verrà posta all’attenzione anche della prima commissione consiliare, che riceverà le Rsu nei prossimi giorni.

Download PDF

Scritto da:

Pubblicato il: 18 marzo 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Politica

Visto da: 1305 persone

, , ,

Post relativi

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi paginaQ per email

Ciao!
Iscriviti alla newsletter di Pagina Q
Se lo farai ci aiuterai a far vivere l’informazione nella nostra città e riceverai la versione mail del quotidiano.
Naturalmente non cederemo a nessuno il tuo indirizzo e potrai sempre annullare la tua iscrizione con un semplice click sul link che troverai in ogni nostra mail.