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Pronto Soccorso. Fra dieci giorni un nuovo incontro sui senzatetto

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È diminuito il numero delle persone in cerca di rifugio al Pronto Soccorso, già dalla serata di venerdì sera, dopo che sono stati messi due container nel parcheggio dell’ospedale di Cisanello, come prima temporanea accoglienza. Tra una decina di giorni ci sarà un nuovo tavolo fra gli enti – Aoup, Comune, Società della Salute, Questura e Prefettura, per definire una soluzione a lungo termine al tema dell’accoglienza per i senzatetto.

Intanto l’assessore alle politiche sociali Sandra Capuzzi, dice: “La situazione è nettamente migliorata nel giro di poco, grazie soprattutto al lavoro degli operatori sociali, ma anche grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine”. In particolare, dice Capuzzi, “il lavoro di relazione e la responsabilità con cui operano gli assistenti sociali sono determinanti nel mantenere la calma e il dialogo fra tutti i soggetti più deboli. Quello che è accaduto nelle scorse settimane di fatto è stato un regolamento di conti, dove alcune persone malintenzionate hanno generato disordine e confusione mescolandosi a chi esprimeva invece difficoltà sociali ben note”.

Quanto alla risposta dei senzatetto, come preventivato da Alessandro Carta, responsabile dell’area mediazione del Progetto Homeless e vicepresidente della cooperativa Il Simbolo, “la risposta non è stata uguale per tutti. Alcuni non hanno voluto accedere alla struttura perché questo significa poi accedere ad un percorso che non tutti vogliono portare avanti”.

La decisione di installare due container, per quanto provvisoria, non è piaciuta a tutti. Su questa scelta la settimana scorsa è stata anche presentata una mozione urgente in consiglio comunale, da parte della lista civica Una Città in Comune. E proprio sui tempi di questa soluzione tampone, Capuzzi afferma: “Sarà smantellata il prima possibile. Dalla riunione in Prefettura è stato deciso di tenerla aperta per 30 giorni, ma se l’emergenza dovesse rientrare, possiamo pensare di chiuderla prima”.

Cita poi il prefetto di Pisa Francesco Tagliente, che sul problema ha più volte chiesto alle istituzioni coinvolte “un lavoro in sinergia”. “Tagliente su questo ha ragione – commenta Capuzzi – se si decide che il Pronto Soccorso non è un luogo di accoglienza, allora anche l’Azienda ospedaliera deve fare la sua parte, investendo di più per garantire che le sale di attesa rimangano tali”.

“All’Aoup era stato suggerito già un mese fa di procedere con soluzioni temporanee ma rapide – aggiunge – ora è bene che si affronti la questione in modo più strutturale. Per questo vogliamo riprendere in mano un protocollo del 2006 che già affrontava questo problema. Nel protocollo si parlava di pianificazione e sinergia fra enti, ed è una formula tanto più necessaria se pensiamo che quello del Pronto Soccorso non è un problema solo nostro, ma comune a molte città toscane. Un elemento che ci farà chiedere più attenzione al tema a livello regionale”.

L’Aoup da parte sua afferma di non avere intenzione “di tirarsi indietro”. Lucia Trillini, responsabile dell’Ufficio Servizi Logistici Ospedalieri e Mobility Manager dell’Aoup, risponde così all’invito di Capuzzi: “Continueremo a dare supporto alle istituzioni come abbiamo fatto finora. È un problema al quale non ci sottraiamo e per questo ci aspettiamo soprattutto dalla Società della Salute una risposta a lungo termine. Perché è chiaro – aggiunge – che si tratta di una soluzione temporanea, sia perché il tema è delicato e richiede interventi di lungo respiro, sia per necessità pratiche. La zona è infatti interessata dai lavori per il nuovo parcheggio dell’ospedale, lavori propedeutici alla realizzazione del nuovo polo e che quindi devono essere fatti in tempo”.

Sulla mozione presentata in consiglio e le perplessità espresse da coloro che non hanno digerito l’utilizzo di container per dare accoglienza ai senza tetto, Trillini commenta: “È una soluzione straordinaria e a termine. È stata adottata la giusta sensibilità e gli operatori sociali svolgono bene il loro lavoro. Ma proprio perché si tratta di una cosa temporanea è bene trovare soluzioni più durature il prima possibile”.

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