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Università. Sinistra Per: “No ai corsi a numero chiuso”

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“No al numero chiuso e ai test di ingresso all’Università ad aprile”. Con queste parole d’ordine la lista studentesca Sinistra Per questa mattina si è presentata a Palazzo della Giornata, dove ha affisso uno striscione che recitava: “MIURati fuori! Sposta il test”, slogan inserito in una più ampia campagna nazionale che ha coinvolto anche gli studenti delle scuole secondarie. Entro il prossimo 10 marzo inoltre, il Ministero dovrà decidere se confermare i test ad aprile o posticiparli a settembre.

“Quest’anno il MIUR ha deciso di spostare i test dei numeri chiusi nazionali (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura) da settembre ad aprile e di ridurre il numero dei posti messi a bando del 23% a Medicina e il 20% ad Architettura”, spiega Marianna Nardi, coordinatrice di Sinistra Per.

“Riteniamo – aggiunge – come studenti medi e universitari di questa città, che queste siano scelte assolutamente scellerate e lesive sia del diritto allo studio sia di altri diritti costituzionalmente garantiti, come quello alla salute. Abbiamo già dimostrato nel settembre 2013 quanto il sistema sanitario nazionale sia carente di personale medico e come nel prossimo decennio rischiamo di avere 50.000 operatori sanitari in meno nel settore pubblico: oggi ribadiamo questa denuncia, sottolineando quanto il modello di università che si definisce abbia a che fare da vicino con il modello di società che si promuove”.

La lista studentesca, insieme al collettivo interscolastico Officina-Uds Pisa, evidenziano quindi i problemi dettati dal test di ingresso ad aprile, per gli studenti delle superiori: “Con l’anticipazione dei test ad Aprile, lo studente si troverà a dover fare una scelta eccessivamente prematura, dato che sarà costretto ad affrontare il test durante il procedere del suo ultimo anno di scuola superiore, senza avere, legittimamente, ancora abbastanza chiarezza sul suo futuro”.

“Per questo – spiegano – oggi, venerdì 7 marzo, termine ultimo per poter modificare tali misure peggiorative rispetto alle condizioni materiali degli studenti, in tutta Italia la Rete della Conoscenza ha deciso di manifestare il proprio dissenso, mobilitandosi in moltissime città per chiedere al governo di ristabilire i test a settembre e di reintegrare i posti messi a bando tagliati”.

E concludono: “Anche qui a Pisa -realtà che a livello universitario, fra l’altro, presenta, in aggiunta ai numeri programmati nazionali, anche un forte numero di numeri programmati locali, come a Scienze Biologiche o addirittura a Lingue, solo per fare alcuni esempi – gli studenti medi e universitari hanno deciso di mettere in campo azioni di protesta sia negli istituti superiori sia presso al Rettorato”.

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Foto tratte da Facebook – Sinistra per

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Pubblicato il: 7 marzo 2014

Argomenti: Pisa, Scuola-Università

Visto da: 675 persone

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