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Pisa. Guardia di Finanza: “Oltre 240 milioni di redditi sottratti al fisco”

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Sono dati che parlano di una criminalità fiscale diffusa in molte forme, in grado di far circolare quantità di denaro impressionanti, anche sul nostro territorio. A partire dalla cifra sui redditi scoperti sottratti al fisco: oltre 240 milioni di euro. Parliamo dei dati presentati dalla Guardia di Finanza di Pisa sulle attività del 2013 a contrasto dell’evasione fiscale.

Le verifiche eseguite, spiegano le Fiamme Gialle, hanno spaziato su cinque principali temi: “L’evasione di grandi dimensioni, ossia quella di chi commette violazioni talmente gravi da andare incontro non solo a sanzioni amministrative ma anche penali (ad esempio, per l’emissione e l’utilizzazione di fatture false, l’omessa o infedele dichiarazione annuale al fine di evadere un’imposta superiore alle soglie previste dai reati di cui al D.L. 74/2000″.

Sul tema dell’economia sommersa, “il mondo di chi lavora e guadagna, ma non risulta da nessuna parte perché non presenta nessuna dichiarazione IVA e dei redditi (il c.d. evasore totale), oppure presenta una dichiarazione ma su di essa indica un fatturato ed un reddito inferiore alla metà di quello reale (il c.d. evasore paratotale)”.

Il terzo fronte è stato quello dell’evasione internazionale, “quella posta in essere da chi detiene capitali all’estero e non li dichiara, nonché dalle società multinazionali che trasferiscono i redditi su altre società controllate o collegate aventi sede in ‘paradisi fiscali’, al fine di pagare meno imposte al fisco italiano”.

Il quarto è il lavoro nero ed irregolare e l’ultimo è il tema dell’evasione diffusa, “quella che avviene sotto gli occhi di tutti per l’omesso rilascio di fatture, scontrini e ricevute fiscali, per poi presentare dichiarazioni dei redditi ed IVA sottodimensionate rispetto alla propria capacità contributiva (sono i cc.dd. evasori parziali, che dichiarano più della metà del fatturato e del reddito, ma meno del 100% di quanto dovrebbero)”.

Gli accessi, le ispezioni e le verifiche eseguite nel 2013 per il controllo delle dichiarazioni dei contribuenti “sono stati complessivamente oltre 3.000 a cui si aggiungono altrettanti accertamenti riguardanti il rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali”. Sono stati scoperti redditi imponibili non dichiarati “per oltre 240 milioni di euro nonché 22 milioni di euro di IVA dovuta e non versata. Sono stati, altresì, effettuati “sequestri per equivalente” per circa 4 milioni di euro”. L’evasione diffusa commessa da chi non rilascia scontrini e ricevute fiscali è in crescita; a parità di controlli, la Guardia di Finanza di Pisa ha accertato un tasso di irregolarità nel 2013 del 32,83%.

Risultano in crescita le fatture false, come spiega la Guardia di Finanza, “utilizzate da imprenditori senza scrupoli che truffano i loro creditori, non pagano le merci acquistate e non versano le imposte per poi svuotare i patrimoni delle società e farle fallire sistematicamente affossando l’economia e l’occupazione come il caso del Gruppo Metalmeccanico Caponi di Pontedera che ha evaso redditi per 130 milioni di euro“.

Ci sono poi i casi delle imprese manifatturiere operanti a Santa Croce Sull’Arno “che cercavano di abbattere gli utili gonfiando le spese di pubblicità e di sponsorizzazioni a favore di associazioni sportive di pallavolo femminile”.

Circa 1.000 sono stati i controlli irregolari in materia di ticket sanitari e prestazioni sociali agevolate, che hanno permesso di recuperare al fisco oltre 130 mila euro per indebite esenzioni fruite da cittadini mediante false autocertificazioni e/o riduzioni sui canoni di locazione di alloggi popolari.

VERIFICHE E METODI OPERATIVI
La Guardia di Finanza specifica che le verifiche, al di là dei numeri, sono realizzate sulla base di metodi consolidati e quindi sono “mirate su contribuenti selezionati in base all’attività d’intelligence e di analisi di rischio”, ovvero “non sono mai casuali o per ‘sparare nel mucchio'”. Vengono inoltre effettuate “nel pieno rispetto dello Statuto per i diritti del contribuente, senza eccessi e scorrettezze, bensì cercando di arrecare la minore turbativa possibile al regolare svolgimento delle attività commerciali e professionali”.

Sono poi “aperte al dialogo ed al contraddittorio con i soggetti ispezionati, prima di arrivare alle conclusioni” e ispirate “dalla strategia di migliorare la qualità dei rilievi e l’effettivo recupero delle imposte, senza mai arrivare al risultato ad ogni costo”.

Un elemento di utilità al lavoro delle Fiamme Gialle è quello delle segnalazioni al 117: “Nel 2013 le segnalazioni al numero di Pubblica Utilità 117” riguardanti il comparto fiscale sono state nr. 260. È questo un segnale emblematico del clima che sta cambiando nel rapporto tra il fisco ed i cittadini, poiché sta crescendo intorno a noi la consapevolezza della gravità dell’attuale crisi economica e della possibilità di uscirne solo se ognuno, fa la sua parte di sacrifici. Nessuno si può più tirare indietro di fronte al dovere di contribuire alla spesa pubblica: chi lo fa, perché danneggia tutta la società e compromette la costruzione del futuro dei nostri figli”.

“Noi cogliamo con soddisfazione – aggiungono – la fiducia dei cittadini nel lavoro che stiamo portando avanti, ed anzi siamo pronti a collaborare di più con tutti quelli che credono in una maggiore equità fiscale”. E danno un suggerimento a chiare lettere: “Chiedere sempre lo scontrino fiscale e pagate sempre, quando potete, con carta di credito o bancomat, perché prevenire l’evasione è meglio che combatterla”.

GLI OBIETTIVI PROGRAMMATICI DEL 2014
“La Guardia di Finanza proseguirà l’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. Continuerà il percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell’azione del Corpo e assicurerà una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati”.

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Pubblicato il: 1 marzo 2014

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa

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