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Zambito: “I ritardi non dipendono dal Comune”

progettocaserme

Dopo l’incontro tra Municipio dei Beni Comuni e Agenzia del Demanio a Roma, l’amministrazione comunale ricostruisce con una nota lo stato della situazione del Progetto Caserme. Un progetto che vede la creazione di una nuova caserma a Ospedaletto e la riqualificazione delle caserme Bechi Luserna, Artale e Curtatone e Montanara con destinazioni rispettivamente turistica, commerciale e residenziale.

A determinare lo stallo l’arenarsi dell’Accordo di Programma del 2007 fra le pieghe della burocrazia ministreriale, come spiega l’assessore all’urbanistica Ylenia Zambito. “L’Amministrazione ha portato a termine tutti i passaggi previsti di sua competenza, sostenendo spese determinate dalla messa in opera delle procedure e della progettazione: le varianti e il progetto per la nuova caserma di Ospedaletto. Ha attivato il Collegio di Vigilanza dell’Accordo e ha fatto proposte formali di adeguamento dell’intesa per rendere possibile l’emissione di un bando pubblico”.

A non compiere tutti i passi necessari sarebbero stati Ministero della Difesa e Demanio “che non hanno dato atto ad alcuni passaggi previsti nell’Accordo. Ad esempio non hanno aderito all’idea di provare a mettere sul mercato le ex caserme per finanziare la costruzione della nuova caserma a Ospedaletto, in caso di interesse”.

Un accumularsi di ritardi che ha portato a scadenza la variante di previsione del 2008, mentre quella pubblica del 2009 sta per scadere. “A maggio – spiega Zambito – dovranno essere ripresentate in Consiglio Comunale. In quella sede si dovrà decidere se reiterarle, modificarle o annullarle”.

Alle lentezze burocratiche si è sommata la sentenza del TAR che ha dato ragione ai proprietari dei terreni a Ospedaletto su cui dovrà sorgere la nuova caserma. Un ricorso presentato per cancellare questa previsione. La sentenza del tribunale amministrativo, spiega ancora “non è sul merito, quindi non mette in discussione l’utilità pubblica. Ma è basata su questioni formali e stabilisce la non correttezza dell’iter per l’apposizione dei vincoli di esproprio”.

Il 5 febbraio, spiega l’amministrazione, il Collegio di Vigilanza ha di nuovo dato il via all’iter per rimodulare la valutazione dei costi delle tre caserme urbane e della nuova da realizzare. Dati che dovranno essere forniti dall’Agenzia del Demanio entro il 10 marzo 2014.

Entro il 4 aprile due sono i procedimenti che dovranno essere conclusi. Comune e Ministero della Difesa dovranno revisionare ed aggiornare i prezzi per la nuova caserma di Ospedaletto. Mentre Comune, Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio dovranno predisporre una bozza definitiva di modifica dell’Accordo di Programma.

Compiuti questi passi sarà possibile procedere con un bando di evidenza pubblica per raccogliere manifestazioni d’interesse sul mercato per poi procedere, se vi saranno soggetti interessati, al bando di gara per l’assegnazione del progetto di permuta.

“Il Comune – conclude l’assessore Zambito – deve ottemperare agli obblighi sottoscritti. Se l’Accordo non si attuasse, farà valere verso i responsabili i ritardi non attribuibili alla città. Pur in questo quadro stiamo valutando un accesso in proprietà diretta del patrimonio militare inutilizzato, oggi assegnato al Ministero della Difesa, secondo la nuova legislazione del federalismo demaniale”

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Pubblicato il: 28 febbraio 2014

Argomenti: Pisa, Sociale, Urbanistica

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