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Corti (Prc) sul rimpasto in Regione: “Necessario uscire dalla maggioranza”

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Nell’intervento che pubblichiamo di seguito, Andrea Corti, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, critica il rimpasto di giunta avvenuto nei giorni scorsi e comunica che la segreteria provinciale di Pisa chiederà al partito di togliere l’appoggio alla maggioranza a Rossi.

“Regione Toscana: il rimpasto della giunta Renzi”, potrebbe sembrare un refuso, ma sarebbe il titolo giornalistico più appropriato per descrivere quanto accaduto ieri in regione”. Rossi (Renzi) scarica due assessori in nome e per conto della nuova stagione del PD e li sostituisce, uno in particolare, con la fedelissima (di Renzi) assessora al welfare del comune di Firenze. Il tutto senza che a quanto consta sia stato discusso nella coalizione e tantomeno in consiglio regionale. Il tutto, però, coerentemente anticipato da una “lungimirante” campagna di stampa di quotidiani quanto mai favorevoli al nuovo leader del PD. Non desta quindi particolare sorprese se il cambiamento di passo di Rossi (Renzi) sia intervenuto nello stesso giorno dell’incarico a nuovo presidente del consiglio del rottamatore di Letta.

Dovrebbe sorprendere invece la spregiudicatezza con la quale Rossi e Renzi hanno piegato alle loro strategie e alle loro carriere, le istituzioni siano esse il parlamento o il consiglio regionale. La sfacciataggine con la quale sono stati giubilati i tre assessori regionali senza che sia stata discussa né rivendicata pubblicamente da parte di Rossi (Renzi) alcun rilievo sul loro operato, la dice lunga sulla stagione che dovremmo affrontare: il leaderismo e il poltronismo imperante che coniugano i mali del berlusconismo e il trasformismo della prima repubblica.

Quanto sta accedendo in questi convulsi giorni nel nostro paese e nella nostra regione danno il senso del pericolo per la tenuta democratica
delle istituzioni e della repubblica. Per Rifondazione Comunista le decisioni di Rossi non rappresentano tanto un vulnus alla coalizione che
lo ha sostenuto, ma costituiscono piuttosto un segnale evidente e intollerabile della facilità con cui si possa decidere di spostare a proprio piacimento il baricentro, nel caso specifico a destra, dell’azione politica per mera opportunità e in dispregio dei reali interessi delle popolazioni che si pretende di amministrare.

Per Rifondazione Comunista è un dovere irrinunciabile denunciare e opporsi a queste derive anti democratiche, è un dovere per rendere
ragione a tutti coloro che hanno creduto in un progetto di Toscana che rappresentasse un contrafforte alle politiche dei governi centrali di
destra e delle larghe intese asserviti al liberismo imposto dalla troika europea, un progetto che da tempo ha mostrato evidenti crepe per le
scelte neocentriste del PD deleterie sulla sanità, nella gestione del trasporto pubblico locale e di buona parte del territorio della regione
e di cui il rimpasto di oggi ha decretato il definitivo fallimento.

Per questi motivi la segreteria provinciale di Pisa ritiene che sia improrogabile e impellente assumere tutti i passi formali per togliere
il proprio sostegno alla maggioranza di Rossi (Renzi).

Andrea Corti – Segreteria Prc Pisa

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Pubblicato il: 20 febbraio 2014

Argomenti: Pisa, Politica

Visto da: 496 persone

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