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Una città in comune, proposte per l’emergenza occupazionale

lavoro

Attenuare gli effetti sociali della disoccupazione. Con questo intento Una città in comune ha presentato un’ordine del giorno in consiglio comunale in cui avanza proposte anche a fronte della diminuzione delle risorse pubbliche in diminuzione.

“La situazione del mercato del lavoro a Pisa è drammatica scrive Una città in comune –   Dal 2005 a oggi il numero degli iscritti agli elenchi anagrafici dei Centri per l’Impiego della Provincia di Pisa che dichiarano una immediata disponibilità al lavoro (disoccupati e inoccupati) è più che raddoppiato, passando da 25.000 a più di 57.000. La disoccupazione giovanile è pari al 31,18% del totale. Tra la fine del 2012 e la fine del 2013 si è registrato un drastico calo delle assunzioni. Alla fine di settembre 2013 il numero dei lavoratori coinvolti nella Cassa Integrazione in Deroga in Provincia di Pisa ammontava a 3.279, di cui ben 1.156 iscritti al Centro per l’Impiego di Pisa”.

Le proposte e le richieste

La lista civica chiede alla Giunta comunale di favorire “i percorsi di auto-imprenditorialità collettiva e sostenere le esperienze di trasmissione di impresa ai lavoratori riuniti in cooperativa.

Sul tema del lavoro nero, chiede che che il Comune, negli ambiti di sua competenza, aumenti il controllo e il contrasto verso tutte le forme di sfruttamento e lavoro irregolare presenti sul territorio comunale.

Ammortizzatori – La lista civica chiede di istituire un fondo ad hoc finalizzato alla copertura degli interessi passivi sulle anticipazioni per la cassa integrazione in deroga a favore degli istituti bancari che si rendono disponibili, in modo da garantire ai lavoratori e alle lavoratrici la continuità nella riscossione degli ammortizzatori sociali.

Osservatorio comunale permanente sul lavoro – da costituire in collaborazione con i sindacati, aggiornando periodicamente la commissione competente rispetto alle dinamiche occupazionali e salariali nei principali settori economici e lavorativi del territorio comunale.
Applicazione della clausola “parità di salario a parità di mansione” – secondo la legislazione vigente – a tutti i presenti e futuri contratti esternalizzati del Comune di Pisa come di tutte le Società partecipate, e quindi il contratto di lavoro in vigore presso l’ente appaltante.

Proprietà comunali
Una città in comune chiede l’elaborazione di una proposta di regolamento da parte della commissione competente (da proporre in consiglio nei prossimi due mesi)  per l’utilizzo temporaneo di proprietà comunali ad oggi non utilizzate e inserite da almeno 18 mesi nel piano delle alienazioni, prevedendo forme diverse di utilizzo: dal comodato d’uso all’affitto a canone agevolato, e comunque fuori dai canoni di mercato. Immobili da destinarsi alla promozione del lavoro giovanile, alle nuove professionalità del settore creativo e a sostegno del lavoro autonomo, in modo da sperimentare anche a Pisa nuove forme di organizzazione del lavoro che valorizzino il capitale sociale, relazionale, le competenze dei giovani e che producano auto-reddito, produttività e innovazione.

Agevolazioni per cittadini in difficoltà
Una città in comune propone di elaborare una proposta di regolamento da sottoporre al consiglio comunale entro il mese di giugno, per un sistema di agevolazioni sulle tariffe comunali, rivolto ai lavoratori colpiti dalla crisi, disoccupati, cassaintegrati, in mobilità, e a tutti i lavoratori atipici e interinali) con redditi bassi, prendendo come punto di riferimento le soglie di povertà indicate dall’Istat.

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Pubblicato il: 18 febbraio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica

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